ACERBI, Giuseppe
Nacque a Castelgoffredo (Mantova) il 3 maggio 1773. Conseguita la laurea in legge nell'università di Pavia compì un lungo viaggio in varie parti d'Europa, giungendo fino al Capo Nord, e nel 1802 pubblicò, in lingua inglese, una notevole relazione delle sue peregrinazioni (Travel through Sweden, Finland and Lapland to the North Cap in the years 1798 and 1799, Londra 1802; traduz. ital., Milano s. a.), che un francese tentò poi di far passare per sua, e che gli procurò anche delle noie, compreso l'arresto per certi giudizî espressi sulla Svezia. Tornato al paese nativo, vi passò alcuni anni occupato nei suoi studî e nella cura dei beni aviti; ma poi ottenne la nomina di console generale dell'Austria a Lisbona. In effetto però rimase a Milano, dove ebbe l'incarico di dirigere una rivista, La Biblioteca italiana, che si cominciò a pubblicare nel 1816 sotto gli auspicî del governo. La sua svariata cultura (scienze naturali, musica, disegno, lingue moderne, ecc.) e la sua perizia di organizzatore gli giovarono molto in questa impresa, alla quale egli contribuì anche con apprezzate rassegne annuali. Ma essa gli attirò la fama di antipatriota, oltre le ire del Monti e del Giordani, che, uniti a lui quali compilatori della rivista nel primo anno, furono poi rimossi. Dopo circa un decennio ottenne finalmente di esser esonerato dalla direzione della rivista e d'essere mandato ad Alessandria d'Egitto quale console generale. Ivi restò fino al 1834, e vi compì molti viaggi, raccogliendo anche oggetti di antichità per i musei di Vienna e d'Italia. Tornato in Italia, si ritirò a Castelgoffredo, dove attese alla cura dei suoi beni e al riordinamento delle note raccolte in Egitto per un lavoro che poi non condusse a termine, e là morì il 25 agosto 1846.
Bibl.: A. Luzio, Giuseppe Acerbi e la Biblioteca italiana, in Studî e bozzetti storia letteraria e politica, Milano 1910.