Patologo e istologo italiano (Varese 1846 - Torino 1901), fondatore della scuola italiana di patologia sperimentale. Allievo di P. Mantegazza, fu prof. incaricato di patologia generale all'univ. di Pavia (1867-72) e poi ordinario all'univ. di Torino. Suoi primi collaboratori furono C. Golgi, P. Foà ed E. Bassini; istituì a Torino il primo laboratorio di patologia generale, e fondò (1876) l'Archivio italiano per le scienze mediche. Dal 1883 socio nazionale dei Lincei, dal 1884 direttore della Scuola superiore di medicina veterinaria di Torino, dal 1885 rettore dell'ateneo torinese e dal 1887 membro del Consiglio superiore di sanità, fu nominato nel 1890 senatore del Regno. Con due memorie del 1868-69 (Sulla funzione ematopoietica del midollo delle ossa. Due comunicazioni preventive) portò decisivi elementi di prova a favore dell'ipotesi che il midollo osseo partecipi all'emopoiesi. Fondamentali alcuni lavori sulle piastrine del 1883-84. Nell'articolo: Sulla produzione e sulla rigenerazione fisiologica degli elementi ghiandolari (1887), classificò i tessuti (secondo la durata di vita e la capacità rigenerativa delle cellule costituenti) in labili, stabili e perenni. Autore anche di un Manuale di microscopia clinica (1879).