GIULIANO da Rimini
Pittore. Operò nella prima metà del sec. XIV; e non era più in vita nel marzo 1346. Unica sua opera firmata, del 1307, è la Madonna fra santi già nel duomo di Urbania, ora a Boston, coll. Gardner. In essa, tra ricordi dugenteschi, si vedono forti influenze di Giotto primitivo, con ricordi di P. Cavallini.
Gli sono state attribuite altre pitture, fra cui un dossale con la Vergine, angioli e santi in S. Maria, a Cesi (Umbria), di tipo forse più cavalliniano della precedente; e un'Incoronazione nella Pinacoteca di Urbino. In alcune vigorose serie di affreschi, assegnatigli dalla critica, G. appare assai più sicuro di quanto non fosse nella pala Gardner, ma è assai dubbio che l'appartenenza a un periodo posteriore giustifichi tanta evoluzione stilistica e quell'attribuzione. Sono la decorazione del refettorio dell'abbazia di Pomposa (fra il 1317 e il 1320); le pitture in S. Agostino a Rimini (il Giudizio finale, distaccato, è nel Palazzo dell'arengo) che per maggior plasticità e per composizione sicura accennerebbero a un periodo più tardo; infine gli affreschi nell'abside della Pieve di Bagnacavallo, databili intorno al 1320 e prima del 1332. In ogni caso G. ebbe importanza notevole perché servì di tramite, nelle Romagne, allo stile giovanile di Giotto, unito anche a ricordi di Pietro Cavallini.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, Lipsia 1921, XIV (con bibl.); L. Serra, Il Pal. duc. di Urbino, ecc., Milano s. a.; O. Sirén, in L'Arte, XXIV (1921), p. 27; R. van Marle, in Boll. d'arte, n. s., I (1921-22), pp. 254, 258, 259; id., The Development of the Italian Schools of Painting, IV, L'Aia 1924; L. Romiti, in L'Arte, XXXI (1928), pp. 215, 220, 228; L. Venturi, Pitture ital. in America, Milano 1931, tav. CXI; Ph. Hendy, The I. S. Gardner Museum. Catalogue, Boston 1931, p. 175 segg.; M. Salmi, La scuola di Rimini, in Riv. del R. Ist. di arch. e st. dell'arte, III (1931-32), p. 228 segg.