BACCELLI, Girolamo
Di nobile casato, nacque a Firenze nel 1514 (o 1515) da Domenico e da Lucrezia dei Cini. Si dedicò con passione alla medicina e agli studi letterari; fu membro dell'Accademia Fiorentina, nella quale, dal 1541, tenne varie lezioni raggiungendo nel 1552 la carica di console.
Dopo il 1555, anno in cui sposò Nannina di Paolo Mei, non si hanno più notizie precise del Baccelli. La morte dovette coglierlo verso il 1581: lo si ricava dalle dedicatorie del fratello Baccio al granduca di Toscana Francesco de' Medici, premesse alle sue traduzioni della Odissea e dell'Iliade.
Il B. fu il primo tra i volgarizzatori di Omero a dare una traduzione completa dell'Odissea (L'Odissea di Omero tradotta in volgare fiorentino da M. G. B., Firenze 1582).
La versione si rivela condotta senza un criterio unitario di metodo: a passi tradotti quasi letteralmente seguono altri che rendono il testo greco con una certa approssimazione o in maniera contorta non priva di qualche errore di interpretazione. Ma soprattutto l'opera del B. si discosta dall'originale nei brani descrittivi ove il traduttore avvertì la necessità di rimaneggiare liberamente il testo indulgendo a un'esigenza di decoro formale che ubbidisce allo stile del manierismo tardoumanistico. Nell'ambito di un gusto letterario difficile e prezioso si spiega la predilezione per il vocabolo elegante, per l'espressione ricercata e di sicura pronuncia letteraria secondo una tradizione che risale puntualmente al Petrarca. Il verso sciolto è ancora piuttosto stentato nell'uso del B., forse soltanto per la ragione che non poté sottoporre l'opera a un adeguato e definitivo lavoro di lima.
In versi sciolti il B. tradusse anche l'Iliade, ma si arrestò al libro VII. Oltre a queste due traduzioni, di cui si conservano i manoscritti originali nella Biblioteca Ricciardiana di Firenze, restano del B. varie poesie inedite: alcuni intermezzi per commedie e due canzoni nel fondo Magliabechiano della Biblioteca Nazionale di Firenze.
Bibl.: Notizie letter. ed istor. intorno agli uomini illustri dell'Accad. Fiorentina, Firenze 1700, I, p. 67; G. Negri, Storia degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, p. 297; G. Fontanini, Biblioteca dell'eloq. ital., I, Venezia 1753, p. 288; F. A. Zaccaria, Bibliotheca Pistoriensis, Augustae Taurinorum 1762, p. 166; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, p. 3; F. Argelati, Biblioteca dei volgarizzatori, III, Milano 1767, pp. 64 ss.; U. Foscolo, Opere, ediz. naz., VII, pp. 202 s.; F. Inghirami, Storia della Toscana, XII, Fiesole 1843, pp. 153 s.; I manoscritti della Biblioteca Ricciardiana, a cura di S. Morpurgo, I, Roma 1900; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano 1902, p. 191; G. Finsler, Homer in der Neuzeit, Leipzig 1912, passim; G. Toffanin, Il Cinquecento, Milano 1950, p. 522; G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d'Italia, XI,p. 269.