GIOVANNI e PAOLO, santi
Furono martiri della chiesa romana, e la loro tomba era venerata già sullo scorcio del sec. IV al titulus Pammachii, chiamato anche con nome più antico titulus Byzantis, sul Celio. La data del loro martirio è dubbia: secondo i loro Atti esso sarebbe avvenuto sotto Giuliano l'Apostata (361-63); i santi sarebbero stati due eunuchi di Costanza, figlia di Costantino Magno, e amici di un Gallicano, costruttore d'una chiesa a Ostia; per comando dell'imperatore Giuliano, sarebbero stati decapitati nella loro casa del Celio, che più tardi divenne il suddetto titulus chiamato anche dal loro nome. Ma si ritiene oggi concordemente che questi Atti sono del tutto leggendarî e privi di base storica. È notevole, invece, che il nome dei due santi sia incluso nel canone della Messa latina. Per la questione archeologica, v. celio, IX, p. 661. La loro festa cade il 26 giugno.
Bibl.: Acta Sanctorum, 5 giugno, p. 159 segg.; P. Franchi de' Cavalieri, Nuove note agiografiche, in Studi e testi, IX, Roma 1902; v. anche celio.