Fondatore (Montemor-o-Novo, Évora, 1495 - Granata 1550) degli ospedalieri (o Fatebenefratelli). Dopo varie occupazioni come pastore, soldato in Austria contro i Turchi, venditore di libri a Gibilterra, si diede (1537) a vita ascetica (influenza decisiva ebbe su di lui Giovanni d'Ávila). Spogliatosi di tutto, a espiazione dei suoi peccati, venne considerato (o, secondo altri, si finse) pazzo, e dovette così sostenere un duro periodo di manicomio; questa esperienza gli servì per la costituzione di un grande ospedale a Granata per l'assistenza gratuita agli ammalati e dementi secondo nuovi criterî igienici e sanitarî. I suoi seguaci derivarono la loro denominazione dalla frase cortese con cui sollecitava l'elemosina per molte altre opere di assistenza: "Fate bene, fratelli, a voi stessi per amor di Dio". Canonizzato nel 1690; festa, 8 marzo. Patrono degli ospedali e degli ammalati (1886), e degli infermieri e loro associazioni (1930).