Teologo (sec. 12º); ebbe maestri, a Parigi e a Melun (fra il 1150 e il 1160), Pietro Lombardo e Roberto di Melun; combatté nell'Eulogium ad Alexandrum papam III quod Christus sit aliquis homo il nihilismo cristologico (l'umanità di Cristo è un rivestimento del Verbo) del quale erano accusati alcuni suoi contemporanei (Abelardo, Gilberto Porretano, Pietro Lombardo).