MARINI, Giovanni Ambrogio
Romanziere, nato verso il 1594 a Genova e morto a Venezia circa il 1650, godé di grande notorietà per i suoi romanzi eroico-galanti, complicati racconti di avventure meravigliose derivate da romanzi della tarda grecità, da romanzi cavallereschi e dal teatro del Seicento, scritti in quella forma tra sciatta e goffamente ampollosa che è caratteristica della bassa letteratura secentesca.
Fra questi romanzi del M. ebbe gran voga e onore di traduzioni francesi il Calloandro sconosciuto, che messo a stampa in due parti (Bracciano 1640 e Genova 1641) sotto nomi anagrammatici e come versione dal tedesco, ebbe rifacimenti e stampe numerose, anche con titolo mutato, finché nella veneziana del 1652 (o nella romana del 1653) divenne il Calloandro fedele, col qual titolo trovò lettori e traduttori sin verso la fine del see. XVIII (la migliore edizione è di Venezia, 1726). Altri romanzi del M. meno letti del Calloandro, ma pur sempre incredibilmente fortunati sono: Le gare dei disperati (Milano 1644, ristampato con il titolo Le nuove gare de' disperati, rifacimento dell'autore, Genova 1653) e Gli scherzi di fortuna a pro' dell'innocenza (Genova 1662). Inoltre il M. scrisse libri di carattere ascetico.
Bibl.: M. Giustiniani, Scrittori liguri, Roma 1667, pp. 303-04; A. Oldoini, Athenaeum ligusticum, Perugia 1680, p. 294; G. Tiraboschi, Storia d. lett. it., VIII, ii, lib. III, cap. III; A. Albertazzi, Romanzieri e romanzi del Cinquecento e del Seicento, Bologna 1891, pp. 198-200, 250-80.