BONOMINI, Giovan Pietro
Editore, libraio e tipografo originario di Cremona e attivo in Italia e in Portogallo negli ultimi due decenni del '400 e nei primi due del '500.
In Cremona una famiglia de Bonhominis (il B. si sottoscrive indifferentemente "Bonhominis, de Bonihominis, de Bonis hominibus") si trova menzionata in carte del sec. XV, ma di un Giovan Pietro non si sono rinvenute notizie. I diversi bibliografi italiani e portoghesi, che di lui danno assai succinte notizie, elencano sue edizioni, ma non forniscono dati biografici. Esaminando criticamente le poche sicure tappe della sua attività si può ritenere che questa abbia avuto due ben distinte fasi: una prima, tutta commerciale, italiana, che giunge sino alla fine del sec. XV e una prevalentemente tipografica svolta in Portogallo dal 1501 al 1526.
Il B. dovette nascere attorno al 1455 giacché lo si trova in Milano nel 1482 già in età maggiore di venticinque anni: in tale data, infatti, compare in un atto notarile associato a un Giovannide Solenis da Verona per l'acquisto di duecentotrentuno copie di un Digestum vetus con glossa accursiana che Benigno e Giovanni Antonio da Onate avevano stampato in Milano per conto di Pier Antonio daCastiglione e Ambrogio de Caimi. Questo testo era stato licenziato il 26 marzo 1482 e il contratto di vendita fissa il prezzo del blocco di duecentotrentuno copie in 600 ducati con la clausola precisa che le copie non potevano essere smerciate che fuori del territorio milanese. Il B. compie dunque un'operazione commerciale, sia pur concernente libri, ma senza che sia intervenuto nella loro produzione. Quattro anni dopo (1486) lo si trova in Firenze senza che si sappia quando vi si fosse trasferito né quale attività specifica vi svolgesse.
Inutilmente si è ricercato il suo nome nei libri di matricola dell'arte dei Medici e Speziali (alla quale erano aggregati i cartolai, librai, stampatori ed editori); ma questo non è determinante perché il "libro pagonazzo dell'arte" è in più parti lacunoso. Inutilmente anche si sono ricercate "portate a suo nome per gli anni 1485-1500: argomento ex silentio di scarsa rilevanza, sia perché non ci restano tutte le "portate" sia perché, se il B. fosse stato pur semplice "clericus", non avrebbe avuto posto tra i contribuenti fiorentini.
Della sua permanenza a Firenze ci resta tuttavia un documento certo: la sottoscrizione dei Rudimenta di Nicolò Perotto licenziati il 26 ag. 1486; in essi non compare nome di stampatore, che fu probabilmente Johann Petri, secondo l'opinione dubitativa dei compilatori dell'Indice degli incunaboli e quella dichiaratamente certa di R. Ridolfi, che fonda l'affermazione sulla filigrana delle carte usate per l'edizione. È un palese errore dello Haebler l'aver ritenuto quale esecutore (tipografo) di questa edizione Giovanni Pietro Bonomini da Cremona, identificandolo con Giovanni di Pietro da Magonza. Il B. fu certamente soltanto editore, né mai fu tipografo, come conferma a ragione lo stesso Ridolfi. Quale sia stata la rimanente attività di libraio e di editore del B. in Firenze o altrove sino all'ultimo anno del 1400 è ignoto. Occorre giungere all'anno 1501 per ritrovare notizie che lo riguardano - finalmente sicure e continuative - non pur in Italia, ma in Portogallo. In quell'anno egli è a Lisbona, già padrone di una officina ben munita di eleganti serie di caratteri gotici.
Allo stato attuale delle ricerche bibliografiche sulle più antiche stampe del Portogallo appare quale prima edizione del B. in Lisbona quella di un libro scolastico compilato da Joham de Pastrana: Grammatica. Thesaurus puerorum... pubblicata nella seconda metà dell'anno 1501 con la sottoscrizione: "per Petrum Johannem de bonis hominibus in splendidissima Ulixbona civitate". Il 28 novembre dello stesso anno vide la luce il seguito alla precedente operetta: Compendium cum coniugationibus temporum che reca sottoscrizione analoga alla precedente. Per il Sacramental, compilato da don Clemente Sanches de Verchial e licenziato il 30sett. 1502, il B. usò una nuova serie di caratteri gotici elegantissimi che si ritrovano nel Cathecismo pequeno de doctrina di don Diego Ortiz. È uno splendido volume in-4º di 78 cc. dedicato al re Manuel; le prime sei linee sono tirate in rosso; il ritratto dell'autore e tre figure attinenti alla materia, che si trovano alle cc. 8, 10, 12, provengono da legni incisi da un abile maestro; la carta è candida e su di essa meglio figurano gli eleganti caratteri.
Nel 1505 stampò due modesti libretti scolastici: Prosodia grammaticae di Estevan Cavalleiro e Breve memorial de Ars latina cum commentario Stephani Cavalleiro di Joh. de Pastrana, del quale pubblicherà l'Arte de grammatica nel 1513 (ristampa - con diverso titolo - dell'operetta già edita nel 1501). Se del 1512 si conosce del B. il solo Breve memorial de peccados di Garcia di Resenda, del 1513 - oltre all'edizione già segnalata - si ha l'eccellente volume Livro e legenda de todos os sanctos martyres pubblicato "per ordem de Rei D. Manuel". Per ordine reale usciva anche nel 1514 dalla tipografia del B. la seconda edizione delle Ordonaçoes do Regno de Portugal, in cinque parti, tutte pubblicate nel corso dello stesso anno. Nel 1514 stampò anche Regimento de como os contadores das camarcas hao de prover sopre as capellas ospitaes e albregarias novamente ordonado, e altre ordinanze impresse sino al 27 luglio 1526, quando con le Ordonaçoes de ordine de Juicio terminò la sua attività.
Non si conosce l'anno di morte del B., ma si può congetturare che essa sia avvenuta non molto tempo dopo il 1526, quando doveva essere almeno settantenne.
Bibl.: J. P. Ribeiro, Mem. sobre es orig. da typogr. em Portugal, in Mem. de litt. portug, VIII (1812), pp. 27, 97, 124, 125; A. Ribeiro dos Santos, Memoria para a historia da typographia portugueza do seculo XVI, Lisboa 1856, pp. 142 ss.; T. de Noronha, Aimprenta portugueza no seculo XVI. Sus representantes e suas produçoes, Porto 1873, pp. 98 s.; V. Deslanse, Docum. para a hist. da typogr. portug., II, Lisboa 1888, p. 216; K. Haebler, Early printers of Spain and Portugal, London 1897, pp. 61 s.; P. Peragallo, Cenni intorno alla colonia italiana in Portogallo nei secc. XIV-XVI, in Miscellanea di storia italiana, XI, (1904), p. 396; G. Fumagalli, Lexikon typographicum Italiae, Firenze 1905, p. 528; C.Burger, Die Drucker und Verleger in Spanien und Portugal von 1501 bis 1536, Leipzig 1913, pp. 8, 37; K. Haebler, Die deutschen Buchdrucker des XV. Jahrhund. im Auslande, München 1924, p. 37; R. Ridolfi, La stampa in Firenze nel sec. XVI, Firenze 1947, pp. 80 n., 119; Indice degli incunaboli delle Biblioteche d'Italia, IV, Roma 1966, n. 7474.