SPEZIA, Giorgio
Mineralogista, nato a Piedimulera (Novara) l'8 giugno 1842, morto a Torino il 10 novembre 1911. Studiò a Pavia, e, conseguita la laurea d'ingegneria a Torino nel 1867, si perfezionò poi nelle università di Gottinga e Berlino. Fu nominato nel 1871 professore ordinario di mineralogia dell'università di Torino e direttore del museo. Lo S. iniziò la sua attività scientifica nel 1871 con uno studio sugli avvallamenti di sponde avvenuti lungo le rive del Lago Maggiore e la terminò con uno sullo stesso argomento. Lasciò parecchi lavori divisibili in due gruppi: di osservazioni mineralogiche, petrografiche e di geologia dinamica, e sperimentali propriamente detti, tra i quali più importanti quelli, premiati dall'Accademia dei Lincei, sull'origine dello zolfo nei giacimenti siciliani e sull'influenza della temperatura nella solubilità e genesi dei minerali.
Fra tutti sono degni di menzione, pubblicati negli Atti dell'Accademia delle scienze di Torino: Contribuzioni di geologia chimica, XL, 1905; La pressione è chimicamente inattiva nella solubilità e ricostruzione del quarzo, ibid.; Il dinamometamorfismo e la minerogenesi, ibid.; Contribuzioni sperimentali alla cristallogenesi del quarzo, XLI, 1906; Inclusioni di anidride carbonica liquida nella calcite di Traversella, XLII, 1908; Azione chimica del KClO3 sulla pirite e sull'hauerite, XLIII, 1908; Accrescimento del quarzo, XLIV, 1909; Alcuni presunti effetti chimici della pressione nel metamorfismo minerale, XLVI, 1911.