RADETTI, Giorgio
Storico della filosofia, nato a Fiume il 31 marzo 1909, morto a Trieste il 31 agosto 1976. Fu allievo della Scuola Normale di Pisa e si laureò in filosofia all'università di Pisa nel 1931. Insegnò filosofia e storia nei licei dal 1932; nel 1940 conseguì la libera docenza in Storia della filosofia. Nel 1944 ottenne l'incarico di Filosofia della storia presso l'università di Roma; dal 1945 al 1962 fu all'università di Trieste con vari incarichi. Nominato professore ordinario (1962), insegnò Storia della filosofia all'università di Trieste e, dal 1970, Storia della filosofia medievale all'università di Roma.
Convinto che la storia della cultura sia "la matrice feconda delle filosofie", R. si tenne sempre lontano dalle ricostruzioni vaste e complessive, privilegiando le indagini su fonti poco note e autori non sufficientemente conosciuti o considerati minori. In tale prospettiva s'inquadrano sia gli studi da lui dedicati, soprattutto sotto l'influenza delle ricerche umanistiche e rinascimentali di G. Saitta e della sua scuola, al pensiero religioso del Cinquecento (F. Pucci, G. Aconcio, S. Castellione, J. Bodin, G. Postel), sia gli studi sull'epicureismo del Quattrocento, su Callimaco Esperiente e Lorenzo Valla. Cartesianesimo e spinozismo rappresentano altri importanti nuclei di ricerca di R., che si soffermò soprattutto sulle loro implicazioni religiose, considerate alla base della genesi del pensiero moderno. Nell'ambito delle sue ricostruzioni storico-culturali fondate su un'ampia e scrupolosa documentazione, e come conseguenza di quella che considerava un'opera di revisione della storiografia filosofica tradizionale, R. s'impegnò anche nell'attività di editore di testi, tra i quali il De methodo (1944) e gli Stratagemata (1946) di G. Aconcio, gli Scritti religiosi e filosofici (1953) di L. Valla, Fede, dubbio e tolleranza (1960; trad. polacca, 1963) di S. Castellione. Gli si deve inoltre la prima traduzione italiana della Propedeutica filosofica (1951) di G.W.F. Hegel. Collaborò con numerose recensioni al Giornale critico della filosofia italiana e all'Archivio di filosofia.
Opere principali: Francesco Pucci riformatore fiorentino e il sistema della religione naturale, in Giornale critico della filosofia italiana, 12 (1931); Il teismo universalistico di Guglielmo Postel, in Annali della R. Scuola Normale Superiore di Pisa, s. 2, 5 (1936); Questioni spinoziane, in Giornale critico della filosofia italiana, 18 (1937); Il problema della religione nel pensiero di Giovanni Bodin, ibid., 19 (1938); Cartesianesimo e spinozismo nel pensiero di E.W. von Tschirnhaus, in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei, s. 6, 14 (1938); Intorno alla religione dello Spinoza, in Giornale critico della filosofia italiana, 20 (1939); Riformatori ed eretici italiani del secolo XVI, ibid., 21 (1940); Le origini dell'umanesimo civile fiorentino nel Quattrocento, ibid., 38 (1959); Il problema del peccato in Giovanni Pico della Mirandola e in Filippo Buonaccorsi detto Callimaco Esperiente, in L'opera e il pensiero di Giovanni Pico della Mirandola nella storia dell'Umanesimo (1965).