BAGLIVI, Giorgio
Medico, nato a Ragusa di Dalmazia nel 1668. Si recò giovanissimo a Lecce ove incominciò a dedicarsi allo studio della medicina che completò a Padova e a Bologna; quindi si trasferì a Roma ove divenne ben presto pratico di grande reputazione e professore di medicina alla Sapienza: il B. era all'apice della fama quando morì ancor giovane (1707). La sua opera più insigne è quella De praxi medica (1696); degni di nota anche lo Specimen quatuor librorum de fibra motrice sana et morbosa (1700) e la Series variarum dissertationum (1704). Egli è senza dubbio una delle figure più eminenti nella storia della medicina e può essere considerato come il maestro dei clinici italiani, iniziatore in Italia di quell'indirizzo pratico che quasi contemporaneamente il Sydenham, senza superare l'italiano, propugnava in Inghilterra. Quando le varie scuole chemiatriche e fisiatriche fiorivano in Italia, e la medicina era trattata in sterili discussioni accademiche, il B. la riportò alla concezione ippocratica, avviando lo studio clinico che afferma soprattutto la necessità dell'esame attento e preciso del malato e ripudia tutte le affermazionì dogmatiche.
Il suo libro Opera omnia medica practica et anatomica (Lione 1704) ebbe una serie di edizioni (ultima quella di Lipsia 1827).
Bibl.: M. Salomon, G. B., in Morgagni (1885); A. Castiglioni, Il Volto di Ippocrate, Milano 1926.