lotto, gioco del
Gioco che consiste nel sorteggio di 5 numeri dall’1 al 90 per ciascuna sede d’estrazione (‘ruota’) e nel quale la vincita dipende dall’estrazione del numero o della combinazione di numeri pronosticati (singolo estratto, estratto determinato, ambo, terno, quaterna e cinquina). Si sostanzia in un contratto aleatorio – tra chi amministra il gioco e il giocatore – per il quale il pagamento di una posta o l’acquisto di un biglietto conferisce il diritto di ottenere un premio prefissato da una tariffa o da un piano.
Il gioco del l. (diverso dal l. a classi o olandese) ebbe origine dalle scommesse che si praticavano a Genova in occasione della scelta semestrale di 5 membri dei Serenissimi Collegi. I nomi venivano estratti a sorte fra quelli di 120 candidati (ridotti poi a 90), posti in un’urna denominata seminario (da cui gioco del seminario). Il l. assunse diverse forme negli Stati italiani del 17° e 18° sec. (per es., l. della zitella) e nello Stato Pontificio fu disciplinato in modo da destinare le entrate a diverse finalità (dote a ragazze povere, pubblica utilità, beneficenza). Alla vigilia dell’unificazione, era in vigore in tutti gli Stati – a eccezione della Sardegna – e gestito in forma di monopolio; così rimase anche nel Regno d’Italia, dove venne a far parte delle entrate previste dal bilancio dello Stato (1863). Subì modifiche (1864, 1871, 1933, 1939) relative al numero delle ruote, alle poste in premio e all’introduzione della cinquina.
Il gioco del l. è disciplinato dalla l. 528/1982 e dal d.p.r. 560/1996. La gestione è affidata all’Ispettorato generale per il l. e le lotterie, che ha sede a Roma presso il ministero dell’Economia e delle Finanze. Il gioco prevede che l’estrazione dei 5 numeri tra l’1 e il 90 sia svolta su 10 ruote identificate con i nomi di 10 città (Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) e sulla ruota nazionale. Lo Stato ha affidato l’organizzazione, la raccolta delle giocate e i pagamenti delle vincite alla Lottomatica S.p.a (➔ Lottomatica).