LAZZARELLI, Gian Francesco
Gentiluomo di Gubbio, ivi nato nel 1621; fu gonfaloniere della sua città ed ebbe in più luoghi numerosi uffici di curia, finché nel 1682 divenne proposto della Mirandola. Accademico "Ansioso" in patria, fu accolto in Arcadia nel 1691. Morì due anni appresso.
Scrisse un Oratorio sul Sepolcro di Cristo, ma la sua grande notorietà fra i suoi contemporanei è dovuta alla Cicceide, ch'è una serie di sonetti, madrigali, indovinelli altrettanto sboccati e osceni, quanto pieni di spirito e di brio, nei quali è fatto strazio d'un don Ciccio, cioè di Buonaventura Arrighini, collega del L. nella Ruota di Macerata. La prima edizione (Venezia s. a., s. t.) fu fatta a insaputa dell'autore, che quando la fece ripubblicare v'introdusse alcuni temperamenti (Parigi 1692).
Bibl.: S. Ranghiaschi, Vita di G. F. L., nell'ed. della Cicceide curata da P. A. Serassi, Perugia 1779; I. Carini, L'Arcadia, Roma 1891, pp. 450-453.