LONGO, Giacomo
Uomo politico e generale, nato a Napoli di famiglia messinese il 9 gennaio 1818, morto a Roma il 30 luglio 1906. Compì gli studî militari al collegio della Nunziatella ed entrò poi nell'arma d'artiglieria (1836). Fautore delle idee liberali, fu arrestato nel 1847. Fuggito dal carcere all'indomani della rivoluzione palermitana del 12 gennaio 1848, prese parte notevole agli avvenimenti successivi e combatté strenuamente contro i borbonici in Sicilia e in Calabria. Catturato in mare, fu condannato alla galera a vita. Liberato nel 1860, nel luglio di quell'anno raggiunse a Palermo Garibaldi, che lo nominò ministro della Guerra. Lasciato il ministero per il campo, cadde ferito alla battaglia del Volturno. Entrò poi nell'esercito italiano, combatté a Custoza e raggiunse il grado di tenente generale nel 1870. Deputato per Napoli durante l'8ª legislatura, sostenne l'abolizione della pena di morte e la soppressione degli ordini religiosi. Fu insignito dell'ordine militare di Savoia e il 28 febbraio 1876 nominato senatore.