BIANCONI, Giacomo (Giacomo da Bevagna,de Mevania nella forma latina)
Nacque a Bevagna (Perugia), il 7 marzo dell'anno 1220, da Giovanni e da Vanna, appartenenti a famiglia molto ragguardevole.
Non possediamo su di lui fonti coeve. Gli atti stesi subito dopo la sua morte in vista di una canonizzazione furono distrutti nell'incendio del convento domenicano di Bevagna (1375 circa). Negli anni immediatamente seguenti (1377 c.) Bonaventura Camasseo, che quegli atti aveva conosciuti, stese una biografia del B. sulla base di quanto ricordava delle sue letture e delle tradizioni raccolte in Bevagna: l'autografo, che si sarebbe dovuto conservare presso i domenicani di Bevagna, fu invano richiesto, nei secc. XVII e XVIII, dai bollandisti, che finirono con lo stampare quanto della Vita era ricavabile dal Malvenda - che l'aveva utilizzata nei suoi Annales Ordinis Praedicatorum (Neapoli 1627) - e dal Taëgius (secc. XV-XVI) che l'aveva compendiata nel Chronicon Ordinis. Un esemplare della Vita del Camasseo (un rifacimento?) fu inserito, nel sec. XV, da Girolamo Borselli in appendice alla sua Cronica magistrorum generalium Ordinis fratrum praedicatorum (ms. 1999 della Bibl. Univ. di Bologna, segnalato dal Sorbelli) e una rielaborazione ad opera di frate Alberto di Alemagna, del 1514, si trova nel cod. Vallicelliano H. 29.
Il B. sarebbe entrato nel 1236 nel convento domenicano di Spoleto. Compì poi in Perugia i suoi studi di arti liberali e di teologia. Svolse un'intensa attività di predicazione, e fondò il convento domenicano di Bevagna. Per sua ispirazione - secondo i biografi - una devota vedova bevanate, Lucia, fondò un convento femminile sotto la regola benedettina. Il B. fu anche in rapporto di direzione spirituale con la beata Giovanna d'Orvieto. Nel 1281 fu nominato dal capitolo provinciale predicatore generale. Nel 1291 fu nominato priore del convento di Spoleto e nel 1299 priore di Foligno.
I biografi sottolineano l'efficacia della sua predicazione nella lotta contro il diffondersi di eresie: si fa il nome di un certo Ottonello, capo di una setta affermatasi in Bevagna, che il B. avrebbe convertito in seguito a dibattito. Se questo personaggio non è conosciuto da altre fonti, gli eretici in questione sono con ogni verosomiglianza da ricollegare con la setta dello "Spirito della Libertà", della cui attività in Bevagna abbiamo testimonianze precise, per i primi anni del sec. XIV, nella vita di s. Chiara da Montefalco.
Il B. scrisse due trattati: lo Speculum humanitatis Salvatoris Iesu Christi, in venticinque capitoli, e il De ultimo iudicio universali sive speculum peccatorum, in verititré capitoli. Lo Iacobilli, che scrive nel sec. XVII (e che riporta, dal Camasseo, i titoli dei singoli capitoli), afferma, che i due manoscritti, una volta esistenti nel convento domenicano di Bevagna, erano introvabili fin dal tempo dei suoi avi.
Molto ricca è la tradizione sull'attività taumaturgica del B., che morì a Bevagna, il 22 ag. 1301, e venne sepolto nella chiesa di S. Giorgio (che avrebbe poi assunto il suo nome). Il suo culto di beato fu confermato il 18 maggio 1672 da Clemente X (festa il 23 agosto).
Fonti e Bibl.: Acta capitulorum provincialium Provinciae Romanae, a cura di T. Kaeppeli e A. Dondaine, Roma 1941, pp. 57, 99, 133; Acta capitulorum generalium O.P., a cura di B. M. Reichert, V, Romae 1941, p. 102; VII, ibid. 1902, pp. 20, 302; L. Iacobilli,Vita del b. Giacomo da Bevagna, Foligno 1644; Id.,Bibliotheca Umbriae, ibid. 1658, p. 143; D. M. Marchese,Sagro diario domenicano, IV, Napoli 1676, pp. 516 ss.; J. Quétif-J. Echard,Script. Ordinis Praedic., I, Lutetiae Paris. 1719, pp. 492, 720; Acta Sanctorum Augusti…,IV, Antverviae 1739, pp. 719 ss; F. A. Becchetti,Vita del b. Giacomo da Bevagna, Roma 1785; Bibl. hagiogr. Latina, I, Bruxelles 1898-1899, p. 611, n. 4103; A. Poncelet,Catal. cod. hagiograph. lat. Bibl. Romae, ibid. 1909, pp. 448 s.; I. Taurisano,Catal. hagiograph. Ordinis Praedicatorum, Roma 1918, pp. 23 s.; A. Sorbelli,Una raccolta poco nota d'antiche vite di santi e relig. domenicani, in Rend. delle sessioni della R. Accad. delle Scienze dell'Istit. di Bologna, classe di scienze morali, s. 2, VI (1921-22), pp. 89 s.; L. Oliger,De secta spiritus libertatis in Umbria saec. XIV, Roma 1943, v. 66; J. L. Baudot-L. P. Chaussin,Vies des Saints et des Bienheureux, VIII, Paris 1950, p. 444; Lexikon für Theol. und Kirche, V, col. 837; Biblioth. Sanctorum, III, coll. 175 s.