BADOER, Giacomo
Nacque nella seconda metà del Cinquecento da un gentiluomo veneziano, seguace della religione riformata, e trasferitosi in Francia per esercitarvi la mercatura. Compiuti gli studî nell'università di Padova, il Badoer si stabilì a Parigi, dove abiurò il protestantesimo, mettendosi al servizio dei gesuiti. Divenne il braccio destro e il confidente del padre Coton (confessore di Enrico IV) e intrinseco di Maria di Gournay, fille d'alliance del grande Montaigne. Frequentò altresì la casa dell'ambasciatore veneto Antonio Foscarini e carteggiò con fra Paolo Sarpi, che aveva conosciuto a Padova e a Venezia. Nel 1609, Enrico IV lo designò quale suo plenipotenziario in Clèves, missione che gli venne però revocata, in seguito alle rimostranze dei ministri Villeroy e Sully. Uomo di vivissimo ingegno e di molta dottrina, ma di corrotti costumi, il Badoer venne fatto segno ai più feroci libelli, specie da parte dei protestanti. Nel 1611 tornò in Italia, destreggiandosi tra Venezia e Roma, in cerca di nuove protezioni e favori. Sembra morisse a Parigi intorno al 1620. Il Badoer è ricordato dal Galilei nel Sidereus Nuncius (ed. naz., III, 60) come colui che nel 1608 gli diede la prima conferma del cannocchiale d'Olanda.
Bibl.: P. de l'Estoile, Mémoires-Journaux, Parigi 1875-96, X, pp. 120, 125, 126; Paolo Sarpi, Lettere bibl. naz. di Parigi, cod. Dupuy 111; da usarsi con cautela A. Favaro, in Atti del R. ist. veneto, LXV, ii (1906), pp. 193-208.