ACERBO, Giacomo (I, p. 289)
Dal 12 settembre 1929 al 24 gennaio 1935 resse il neo-istituito Ministero per l'agricoltura e le foreste, dando largo incremento, specie per mezzo del sottosegretario Arrigo Serpieri, alla bonifiea integrale. Fu poi nominato presidente dell'Istituto internazionale di agricoltura. Anche dopo la decadenza dal ministero, rimase ad personam membro del Gran Consiglio del fascismo, ma la sua figura, nella vita del regime, non fu più di primo piano. Partecipò alla storica seduta del Gran Consiglio del 24-25 luglio 1943, nella quale votò contro Mussolini per l'ordine del giorno Grandi. Inviso perciò al neo-fascismo, visse nascosto nel nativo Abruzzo, finché - durante il governo di I. Bonomi - fu arrestato, processato e condannato a 30 anni di reclusione per "atti rilevanti" durante il regime fascista (28 maggio 1945) e posteriormente amnistiato. Con sovrano motu proprio del 10 aprile 1924 era stato nominato barone dell'Aterno.