CORDEMOY, Géraud de
Storico e filosofo, nato a Parigi verso il 1620, morto ivi l'8 ottobre 1684. Prima avvocato, divenne poi, per la protezione del Bossuet, insegnante del Delfino, con l'incarico di scrivere per suo uso una Histoire de Charlemagne, che si ampliò in una vasta Histoire de France depuis le temps des Gaulois et le commencement de la monarchie jusqu'en 787 (pubblicata dal figlio Louis in 2 voll., Parigi 1685-89). Il suo scritto filosofico più importante è il Discernement de l'âme et du corps (Parigi 1666; 2ª ed. accresciuta 1690), nel quale, partendo da premesse cartesiane, discute il problema del rapporto tra sostanza pensante e sostanza estesa, negando che tra esse possa realizzarsi qualsiasi azione reciproca e riferendo perciò ogni attività a Dio, con una soluzione che in parte anticipa e in parte prepara quella occasionalistica.
Bibl.: L. Stein, in Arch. für Gesch. d. Philosophie, I (1888), p. 56.