Uomo politico inglese (Londra 1800 - ivi 1870). Ministro plenipotenziario a Madrid, vi appoggiò il partito costituzionale (1833). Entrato nella Camera dei Lords nel 1838, partecipò (1839-41) al ministero Melbourne, e (1846) in qualità di presidente del Board of Trade a quello presieduto da lord John Russell che nel 1847 lo nominò luogotenente d'Irlanda. In tale carica iniziò le riforme agrarie, mantenendo la tranquillità pubblica con difficoltà, malgrado le sue buone intenzioni verso i cattolici. Lord Derby lo richiamò nel 1852 ritenendolo troppo debole. In seguito fu ministro degli Esteri nel gabinetto Aberdeen e in quello Palmerston, dirigendo la politica estera britannica durante tutta la guerra di Crimea. Favorì le aspirazioni di Cavour e alla conferenza di Parigi espresse aspre critiche nei confronti dello Stato pontificio e del governo borbonico delle Due Sicilie. Ministro nell'ultimo gabinetto Palmerston (1864) rappresentò l'Inghilterra nei difficili negoziati sulla questione dei ducati olandesi che segnarono l'indebolimento dell'alleanza franco-inglese. Gladstone gli riaffidò il ministero degli Esteri nel 1868; cercò di risolvere in forma arbitrale la questione della nave Alabama con gli Stati Uniti. Propose invano alla Francia e alla Prussia una riduzione degli armamenti.