geomarketing
<ǧiëumàakitiṅ> (it. <ǧeomàrketinġ>) s. ingl., usato in it. al masch. – In geografia economica, l’insieme di strategie promozionali messe in atto nei confronti di un contesto territoriale da parte di soggetti pubblici o privati (imprese o, comunque, operatori economici), al fine di incentivare processi di sviluppo locale. Queste strategie hanno assunto un’importanza crescente nella fase di globalizzazione della produzione, dal momento che la competizione economica tende a giocarsi non più semplicemente fra imprese, quanto piuttosto fra territori (regioni, città, sistemi produttivi locali). Al di là di immediate analogie con il marketing aziendale, il g. richiede specifiche competenze nel campo della valorizzazione di risorse localizzate, sia di tipo materiale (infrastrutture, patrimonio immobiliare, patrimonio culturale, tessuto produttivo, sistema di servizi pubblici) sia immateriale (competenze, cultura imprenditoriale, qualità delle risorse umane), le quali conferiscono a ciascun territorio specifiche vocazioni, configurandosi come fattori di offerta in grado di rispondere a una domanda esterna. Il territorio diviene dunque un prodotto identificato da caratteri ambientali e umani, a seconda dei quali si cerca d’individuare la domanda potenziale di investitori esterni; per favorire quest'ultima, si costruiscono strategie di comunicazione, politiche di sviluppo e assetti istituzionali idonei a perseguirle, cui partecipano le amministrazioni locali, le associazioni imprenditoriali e sindacali nonché gruppi di azione costituiti all'interno del tessuto sociale e rappresentativi delle valenze culturali e produttive dell'ambito considerato. La competizione fra aree si gioca nel complesso rapporto fra dimensione locale e rete globale, che richiede, da un lato, l'integrazione produttiva dei sistemi distrettuali, dall'altro la capacità di tali sistemi di non dipendere dalla domanda ma di innovare l'offerta e di proporla su mercati sempre più ampi e diversificati. Tema cruciale diviene, pertanto, la ricerca dell'equilibrio fra l'identità locale, che deve fornire un'immagine riconoscibile del prodotto-territorio, e l'apertura all'esterno, che deve garantire l'adeguata modernizzazione del sistema. In tale visione, assume importanza il ruolo della cosiddetta ICT (Information and communication technology), l'insieme delle tecnologie a rete che permettono la gestione di informazioni codificate in forma digitale e l'erogazione di servizi a effettivo valore aggiunto per gli utenti, che hanno determinato nuove forme di centralità nelle dinamiche competitive e nei processi di convergenza regionale. I territori divengono, in questo modo, attori della competizione per attrarre risorse, anche nei casi di marginalità geografica. In un simile contesto, l'atteggiamento delle imprese non si limita a scelte localizzative di medio periodo, ma diviene propulsivo nei confronti dello sviluppo, ponendo i territori in reciproca concorrenza e, nello stesso tempo, connettendoli attraverso la rete informativa. Ne scaturisce un nuovo modello evolutivo di natura socioeconomica, che, dalle regioni avanzate, si diffonde in quelle periferiche o in via di sviluppo. La dimensione geografica sulla quale si realizza il g. è, dunque, tipicamente transcalare: mentre, in passato, erano gli stati centrali a governare strategie e rapporti di scambio, ora sono le regioni (non necessariamente amministrative) e le città a misurarsi nella competizione. Una nuova prospettiva nella quale trova spazio il marketing territoriale esterno, ossia l’azione svolta per acquisire investimenti diretti da altri paesi, che possono essere attratti da numerosi fattori quali, per es., il controllo di una fonte di materie prime o di un mercato di sbocco, bassi costi dei fattori di produzione, conoscenze e capacità locali, dotazioni infrastrutturali, agevolazioni e incentivi finanziari. Uno strumento sempre più diffuso per la promozione del g., in tutte le sue forme, è costituito da una particolare tipologia di agenzia di servizi, l’agenzia di sviluppo, generalmente composta da operatori sia pubblici sia privati, ai quali viene demandata l'offerta del prodotto-area, il punto di riferimento della domanda per tutte le procedure necessarie all'ingresso sul territorio.