(Gand) Città del Belgio settentrionale (237.250 ab. nel 2008), capoluogo della Fiandra Orientale. Si trova alla confluenza dei fiumi Schelda e Lys, a 5 m s.l.m., ed è attraversata da numerosi rami della Lys e da diversi canali. Sulle isole fluviali, congiunte da numerosi ponti, si raccoglie l’abitato medievale e rinascimentale, mentre i nuovi quartieri e le zone industriali si sviluppano in varie direzioni a forma di stella. Il porto, che attraverso una serie di canali si collega al Mare del Nord, è il secondo del paese. Circondato da una fiorente zona agricola, G. è uno dei maggiori centri europei per l’industria dei filati (cotone, lana, lino); vi sono poi industrie chimiche, alimentari, delle costruzioni elettriche, della gomma, cartiere, stabilimenti siderurgici, raffinerie di petrolio. A G. ha sede l’università di Stato di lingua fiamminga (1817), a cui è annessa una prestigiosa biblioteca.
Ganda fu dapprima un insediamento della tarda età del Bronzo e dell’età del Ferro, poi un vicus gallo-romano, con attività agricole e manifatturiere. Nel 9° sec. era sede di contea e attivo porto fluviale per il commercio dei Frisoni; sul finire del 10° vi si cominciò a sviluppare l’industria del tessuto. Protetta e favorita dalle istituzioni comunali, alimentata dalla lana inglese, la produzione tessile di G. si diffuse nel 12° sec. su tutti i mercati europei, mentre la politica cittadina, diretta da una ristretta oligarchia finanziaria, si appoggiava alla corona di Francia. Lo scoppio della guerra dei Cent’anni determinò il mutamento della sua politica, per cui la città impose a tutta la contea l’alleanza con l’Inghilterra, funzionale alle necessità della sua produzione industriale; nel 1382 diresse una lega di città contro il re di Francia Carlo VI. G. mantenne la propria autonomia anche dopo il 1385, quando con la Fiandra passò ai duchi di Borgogna. Il crescente sviluppo industriale inglese comportò il declino di G., che continuò però ad avere importanza commerciale per l’esportazione del grano e l’industria degli arazzi, attiva specialmente nel 16° secolo. Accolta ufficialmente la Riforma (1577), la città ebbe una parte di primo piano nella lotta contro gli Spagnoli, partecipando all’Unione di Utrecht, finché nel 1584 si sottomise ad Alessandro Farnese. Da allora G., rovinata commercialmente dalla chiusura della Schelda, divise le sorti dei Paesi Bassi cattolici, prima sotto la Spagna e poi con gli Asburgo d’Austria. All’inizio del 19° sec., in regime napoleonico, tornò a fiorire come centro industriale ed ebbe sempre maggiore sviluppo nel Belgio indipendente con l’avvio della tessitura del lino (1833) e delle industrie meccaniche.
Parte della città ha conservato il carattere medievale: il castello dei Conti, esemplare egregio di architettura militare (9°-10° sec., ricostruito nel 1180); il Quai aux herbes con i palazzi delle corporazioni di varie epoche (13°-16° sec.); il Quai de la grue con il mercato dei legumi e la piazza del Grande Macello (1404); la Halle aux draps e il Beffroi iniziato nel 1183, eretto nel 1313-21, simbolo delle libertà comunali; il castello di Gerardo il Diavolo (1216). La cattedrale, S. Bavone, costruzione gotica in mattoni e pietra (cripta del 1150 e coro del 13° sec.), conserva il polittico dell’Agnello mistico dei van Eyck, e altre importanti opere di Giusto di Gand, F. Pourbus, L. Delvaux, P.P. Rubens. La chiesa di S. Nicola è un bell’esempio di gotico della Schelda (13°-17° sec.). Imponente la chiesa della soppressa abbazia di S. Pietro, di P. Huyssens (1629-1719). Il Municipio in gotico fiammeggiante (1518) ha annessa la Maison des Parchons (1600-22) nello stile del Rinascimento italiano.
Tra i musei: il Museo archeologico nell’antica abbazia della Biloque (13° sec.); il Museo di belle arti con importanti collezioni dal Medioevo al 20° sec.; il Museo di arte contemporanea; il Museo delle arti decorative e del design. Opera di H. van de Velde è la Torre-Biblioteca dell’università (1924-39).
Pacificazione di Gand Accordo raggiunto a G. l’8 novembre 1576 che riuniva le popolazioni cattoliche e protestanti dei Paesi Bassi in uno sforzo comune di resistenza all’oppressione spagnola.
Trattato di Gand Concluso tra Gran Bretagna e Stati Uniti d’America il 24 dicembre 1814, pose termine alla guerra scoppiata nel giugno 1812.