Nome comune dei Rettili Squamati dell’infraordine Gecoti della famiglia Geconidi (o Gekkonidi). Alcune specie sono note anche con il nome comune di tarantola.
Lunghi dai 5 ai 40 cm, si nutrono generalmente di Artropodi, ma le specie più grandi (come Gekko gecko, dell’Asia meridionale) anche di micromammiferi, piccoli sauri e uccelli. Hanno una lingua carnosa protrudibile e dita provviste di microsetole uncinate le quali consentono loro di camminare su superfici verticali lisce; tegumento rugoso, privo per lo più di scaglie, ma provvisto di tubercoli e piccole spine, occhi sviluppati dalla pupilla verticale e palpebre saldate insieme in una capsula trasparente; possono emettere suoni anche intensi. Sono diffusi dagli ambienti desertici alle foreste tropicali, dal livello del mare fino ad alta quota; in gran parte crepuscolari o notturni, talvolta arboricoli. Depongono uova con guscio calcareo. Sebbene alcune specie (per es., la tarantola) siano popolarmente ritenute velenose, i g. sono innocui.
Distribuiti nelle zone desertiche, temperate, tropicali e subtropicali di tutto il mondo, con circa 100 generi e oltre 1100 specie, delle quali 4 rappresentate in Italia: il gimnodattilo o g. di Kotschyi (Cyrtopodion kotschyi) nell’Italia Meridionale e dalla penisola balcanica fino all’Iran; la tarantola (Tarentola mauritanica), fino a 16 cm, delle regioni costiere del Mediterraneo occidentale, in Italia comune sopratutto sul Tirreno; il g. verrucoso (Hemidactylus turcicus), ampiamente diffuso dal Mediterraneo all’India, in Italia lungo la fascia costiera; il tarantolino.