LAMBERTINI, Gastone
Nacque a Cuneo il 27 febbr. 1902 da Arnaldo, colonnello di artiglieria, e dalla nobile piemontese Delfina di Rovasenda (o Roasenda). Conclusi gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Bologna ove dal secondo anno di corso, nel 1920, cominciò a frequentare come allievo interno l'istituto di istologia e fisiologia generale diretto da A. Ruffini: sotto la guida di questo poté così indirizzarsi precocemente alla ricerca scientifica.
Significativi a questo riguardo furono i primi lavori di istologia ed embriologia che pubblicò quando era ancora studente (Sulle cause che determinano la genesi delle circonvoluzioni cerebrali, in Monitore zoologico italiano, XXXIII [1922], pp. 172 s.; L'origine del corpo vitreo e la causa del rapido allungamento delle fibre del cristallino nell'uomo, ibid., XXXIV [1923], pp. 243-250); la recensione dell'opera del maestro, "Fisiogenia". La biodinamica dello sviluppo e i fondamentali problemi morfologici della embriologia generale (Fisiogenia, in La Nuova Veterinaria, II [1924], pp. 19-21) e l'argomento che trattò come tesi di laurea (I processi morfogenetici elementari nell'istogenesi delle formazioni e degli organi secondarî nell'embrione umano, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, XXIV [1927], pp. 22-121).
Si laureò col massimo dei voti e la lode il 1° luglio 1925 ottenendo dalle autorità accademiche il premio Vittorio Emanuele II per la migliore tesi e il premio Concato per il più alto punteggio conseguito negli esami di profitto. Nominato nello stesso anno aiuto del Ruffini, nel 1927 fu incaricato dell'insegnamento di istologia ed embriologia generale nell'Università di Ferrara. Alla morte prematura del maestro, nel 1929 gli successe nell'attività didattica, incaricato dell'insegnamento e della direzione dell'istituto nell'ateneo bolognese. Conseguita nel 1930 la libera docenza in istologia ed embriologia generale, nel 1932 fu ternato nel concorso a cattedra per l'istologia e l'embriologia generale e chiamato a insegnare la disciplina nell'Università di Ferrara ove gli venne anche affidata la direzione della cattedra di anatomia umana normale. Nell'anno accademico 1936-37 fu chiamato a succedere nell'insegnamento dell'anatomia umana normale a R. Staderini presso l'Università di Siena, ove fu preside di facoltà nel 1939-40 e ricoprì gli incarichi di membro del direttorio della cassa scolastica e di fiduciario della sezione senese dell'Associazione fascista della scuola. Nel 1940-41 assunse la direzione della cattedra di anatomia umana normale dell'Università di Napoli: qui fu anche direttore della Scuola di specializzazione in medicina dello sport e docente di anatomia macro- e microscopica dell'apparato vascolare in quella di chirurgia vascolare; nel 1959 assunse la direzione della sede di Napoli dell'Istituto superiore di educazione fisica. Chiamato all'insegnamento della disciplina nel triennio 1961-64 presso la neonata facoltà di medicina e chirurgia dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Roma (ove il 16 genn. 1961 inaugurò il corso con una prolusione ricca di riflessioni sui rapporti, anche storici, tra pensiero medico-biologico e pensiero cristiano: L'anatomia nelle sue tradizioni e nei suoi nuovi indirizzi, in Università cattolica del Sacro Cuore. Annuario 1962-63, pp. 89-101), riprese poi il suo magistero nell'Università partenopea. In questa sede concluse la sua carriera: fuori ruolo per raggiunti limiti di età nel 1972, fu nominato professore emerito.
Sul piano didattico il L. si distinse per l'efficacia dell'insegnamento dell'anatomia costantemente improntato alla dimostrazione pratica, tramite riscontri necroscopici, delle nozioni teoriche. Sul piano scientifico, fu autore di numerose osservazioni riguardanti soprattutto problemi di istologia, di embriologia e di organogenesi, di educazione fisica e di medicina dello sport.
Tra i suoi lavori più significativi si ricordano qui alcuni studi sulle terminazioni nervose (Ricerche sulla differenziazione delle espansioni del senso cutaneo e del senso muscolare nei feti e nei neonati d'uomo, in Bull. delle scienze mediche, CIV [1932], pp. 201-204, in collab. con G. Ruffini; Condizioni morfologiche dei corpuscoli nervosi nei genitali maschili dei bambini dal primo al decimo anno di età, in Giorn. di psichiatria e di neuropatologia, LXII [1934], pp. 4-12; Sulla differenziazione delle espansioni del senso cutaneo e su quella del senso muscolare nei feti e nei neonati d'uomo, in Riv. di patologia nervosa e mentale, XLIII [1934], pp. 256-259, in collab. con G. Ruffini; Particolarità morfologiche e rapporti anastomotici dei corpuscoli nervosi nello strato papillare della cute dei bambini, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, XXXIV [1935], pp. 247-263; Recenti vedute sulle espansioni nervose nell'analisi comparativa e istogenetica, in Fisiologia e medicina, VI [1935], pp. 455-464, in collab. con A. Stefanelli; Osservazioni sullo sviluppo delle espansioni del senso muscolare nei feti e nei neonati d'uomo con ulteriore analisi delle fibre pecilomorfiche, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, XXXVI [1936], pp. 466-489, in collab. con G. Ruffini; Contributo alle più moderne ricerche sui fusi neuro-muscolari, in Acta medica Romana, I [1963], 1, pp. 5-20); le interessanti ricerche di organizzazione strutturale e di morfogenesi (Sulla differenziazione del reticolo neurofibrillare nelle cellule nervose durante la vita embrionale, nell'uomo e nei mammiferi, in Boll. della Società italiana di biologia sperimentale, III [1928], pp. 689-699; Il manicotto glandulare di Rana esculenta nei suoi aspetti strutturali e nelle sue evoluzioni metamorfiche durante lo sviluppo, in Ricerche di morfologia, IX [1929], pp. 71-88; Studio comparativo sulla formazione dei villi, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, XXVI [1929], pp. 401-416; Studio istologico sulla struttura della vescicola ombelicale negli embrioni umani, ibid., pp. 493-527; Ancora sulla differenziazione del reticolo neuro-fibrillare nelle cellule nervose embrionali d'uomo, in Boll. della Società italiana di biologia sperimentale, III [1928], pp. 1323-1327; Le modificazioni morfologiche dell'epitelio polmonare prima e dopo la nascita nell'uomo e nei mammiferi, in Arch. di antropologia criminale, psichiatria e medicina legale, LII [1932], pp. 49-75; Sullo sviluppo del rene primitivo negli embrioni umani, in Boll. della Società italiana di biologia sperimentale, XIV [1939], pp. 334-340; Il problema morfologico del rivestimento dell'alveolo polmonare nell'uomo, in Archivio di tisiologia, I [1946], pp. 113-118; Le zone polmonari: anatomia e morfogenesi, Napoli 1950; L'inné et l'acquis, in Quaderni di anatomia pratica, XXXVII [1981], 14, pp. 15-29, lavoro di ampio respiro contenente considerazioni sul significato del codice genetico e sulle relazioni fra genetica e biologia); i suoi studi nel settore della medicina dello sport (I muscoli degli atleti: saggio di anatomia sul vivente, Bologna 1936; Anatomia, costituzione ed educazione fisica, in La Riforma medica, LV [1939], pp. 1757 s.; Le costituzioni e l'unità psicosomatica dell'uomo, in Il cristianesimo e le scienze, II, Scienza e uomo, Roma 1949, pp. 49-131; Appunti di anatomia per gli studenti dell'ISEF, Napoli 1959; Sobre la constitución y la psicologia del deportista, in Folia clínica internacional, XXIII [1973], pp. 356-372; Morfologia e psicologia dell'atleta, Isola del Liri 1974; Le correlazioni interorganiche (muscoli ed ossa) nell'uomo, in Antropologia contemporanea, XXIV [1978], 2, pp. 141-164). Del L. meritano ancora di essere ricordati alcuni tra gli scritti riguardanti la filosofia e la metodologia delle scienze biologiche (Meccanismo e vitalismo, Roma 1931; Scienze biologiche e filosofia, in Giorn. di psichiatria e di neuropatologia, LXI [1933], pp. 378-384; Considerazioni sul metodo nelle scienze biologiche, in Arch. di patologia e clinica medica, XIII [1933], pp. 263-278; Indirizzo pratico e valori educativi di un più moderno insegnamento dell'anatomia, ibid., XVII [1937], pp. 196-204; I giovani e la via della sanità, in Medicina e morale, XIII [1963], 1, pp. 7-13; Note biologiche sul problema della procreazione artificiale, in Atti dell'Accademia delle scienze di Ferrara, CXLIV-CXLV [1987-88], pp. 111-117) e la storia della medicina (Dizionario anatomico (Anatomici e morfologi e loro trovati), Napoli 1949; Leonardo anatomico, in Studi vinciani, Firenze 1954, pp. 55-75; Il pensiero e i trovati di Angelo Ruffini nella sua opera "Fisiogenia", Padova 1980). Tra le varie pubblicazioni del L., infine, di particolare evidenza fu il suo trattato Anatomia dell'uomo, pubblicato a Napoli in 7 volumi tra il 1946 e il 1958 e in successive altre edizioni, e il libro Esercitazioni di istologia e di embriologia generale, Napoli [1959]. Fu inoltre autore di numerosi saggi sul tema dei rapporti fra scienza e fede pubblicati quasi settimanalmente tra il 1984 e il 1989 nell'Osservatore romano. A Napoli fondò nel 1941 e diresse il periodico Quaderni di anatomia pratica.
Socio di numerose società scientifiche italiane e straniere, il L. fu tra l'altro membro dell'Académie nationale de médecine di Parigi e presidente della Società italiana di anatomia e della Società italiana di storia della medicina. Insignito della laurea honoris causa delle Università di Clermont-Ferrand, di Heidelberg e di Ferrara, ricevette varie onorificenze: grand'ufficiale della Corona d'Italia e della Repubblica, commendatore dell'Ordine di S. Silvestro papa e di S. Gregorio Magno, fu decorato con la medaglia d'oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte e della facoltà medica di Montpellier.
Dopo il ritiro dall'insegnamento, il L. si trasferì a Ferrara. Morì a Firenze l'11 ott. 1994.
Fonti e Bibl.: Necr., in Riv. di storia della medicina, n.s., IV (1994), 2, pp. 81-83; Annuari delle Università di Bologna, Ferrara, Siena, Napoli, Cattolica del Sacro Cuore; Atti del Convegno "La storia della medicina nelle facoltà mediche: ruolo e prospettive dell'insegnamento e della ricerca", Ferrara… 1977, in Acta medicae historiae Patavina, XXV (1978-79), pp. 55 s.; Seduta accademica in onore di G. L. in occasione del suo 90° genetliaco, in Atti dell'Accademia delle scienze di Ferrara, LXIX (1991-92), supplemento; Il Museo anatomico di Napoli, Castellammare di Stabia 1997, p. 17.