DIZIANI, Gaspare
Pittore e incisore, nato a Belluno il 24 novembre 1689, morto a Venezia nel 1767. Scolaro del Lazzarini e di S. Ricci, dopo avere studiato e lavorato a Venezia, operò a Roma e in Germania dove, a Dresda, fu pittore teatrale alla corte di Augusto III di Sassonia. Eseguì quadri storici e religiosi, paesaggi, scene di genere, vedute a olio e a fresco, e più spesso grandi decorazioni parietali e decorazioni da teatro. Gran parte dei suoi affreschi sono andati distrutti. Oltre che per Venezia (chiesa di S. Stefano; Accademia, ecc.) dipinse per Belluno, per Padova, per Bergamo, ecc. Ebbe grande facilità d'invenzione, e un tocco largo e grasso che molto lo assomiglia a S. Ricci, di cui è meno corretto. Suo figlio Antonio si dedicò al paesaggio, sulla maniera dello Zuccarelli, ma con minor brio. Due suoi paesaggi si trovano alle Gallerie di Venezia e molti quadri nelle gallerie germaniche.
Bibl.: O. v. Kutschera, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IX, Lipsia 1913 (con la bibl. precedente); G. Fogolari, L'Accademia veneziana di pittura e scultura, in L'Arte, XVI (1913), pp. 380, 382; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Roma-Milano s. a. [1927]; G. Delogu, Pittori veneti minori del Settecento, Venezia 1930, pp. 145-48 (con bibl.).