GASC (pron. gash; A. T., 116-117)
Fiume dell'Africa orientale appartenente al bacino del Nilo, con uno sviluppo di 680 km., di cui 520 entro il territorio della Colonia Eritrea, e il resto nel Sudan Anglo-Egiziano. Nasce a m. 2410 s. m., presso il M. Tacarà nell'Hamasen a SO. di Asmara e col nome di Mareb percorre un primo tratto fra il Seraè e l'Acchelè Guzai, con direzione generale N.-S., ricevendo specialmente da sinistra numerosi affluenti, che gli recano le acque degli elevati massicci di M. Soira (3013 m.). e dei M. Alequà (metri 3375), onde apparisce qui più o meno attivo durante tutto l'anno. Tra il M. Zararir e la confluenza dell'Ambessa, che scende dal Seraè ed è il più importante dei tributarî del Gasc, questo volge prima a SO., poi a NO., e segna il confine politico fra l'Eritrea e l'Etiopia. Assume qui il nome di Sona e, malgrado la vicinanza di monti assai elevati, come i M. Heccià (m. 2971), ha ormai carattere di fiume temporaneo, carattere che va sempre più accentuandosi tra la confluenza dell'Ambessa e Gulsa, dove il Sona attraversa, sempre con direzione generale E.-O., il paese dei Cunama. In questo tratto ha acqua soltanto nei mesi di luglio, agosto e settembre, con portate medie variabili fra 20 e 63 mc. al secondo e con massimi assoluti di oltre 1000 mc.: le piene massime si verificano in agosto, quando il fiume è talvolta inguadabile, e il deflusso totale del Gasc si calcola da 158 a 486 milioni di mc. all'anno. Le acque sono qui trattenute da una diga per l'irrigazione di concessioni, coltivate specialmente a cotone, nella piana di Tessenei, mentre un certo quantitativo è avviato oltre confine.
I lavori di sbarramento del Gasc, progettati dagl'ingegneri Nobile e Avetrani, furono iniziati nel 1924 e compiuti nel 1927. Constano d'una diga lunga m. 110, alta m. 7, impostata su una soglia rocciosa, di scaricatori di fondo, canale derivatore-sfioratore, edifici di scarico e di presa per una portata massima di 74 mc. La pianura irrigabile di Tessenei ha un'area di 15.000 ha., e dista 170 km. di rotabile da Agordat, capolinea della ferrovia di Massaua.
Oltrepassato il confine ai Monti Gulsa, Abu Gamal e El Ghibir, il fiume penetra nella pianura di Kassala, assumendo il nome di Gasc. Qui esso è attivo circa 80 giorni all'anno e qui si estendono le vaste e fiorenti coltivazioni di cotone della Kassala Cotton Co. Già a monte di Kassala il fiume presenta alcune diramazioni; queste si moltiplicano più a valle e i varî rami tendono tutti verso l'Atbara; nessuno però lo raggiunge, neppure negli anni di massima piovosità, perché le acque si disperdono entro i materiali disgregati e permeabili che ne costituiscono la conoide, onde il bacino del Gasc si può considerare come endoreico e privo di sfogo, almeno superficiale, verso il Nilo cui tende. Esistono correnti subalvee non ricche ma diffuse e poco profonde, che alimentano molti pozzi.
Bibl.: G. Dainelli e O. Marinelli, Carta della Regione Etiopica, in Atlante d'Africa, XIII, Bergamo 1908; C. Calciati e L. Bracciani, Nel Paese dei Cunama, Milano 1927; A. Chiaromonte, Sui lavori di Tessenei, in Atti X Congr. geogr. ital., Milano 1927; Ministero delle Colonie, Governo dell'Eritrea, Monogr. e rapporti coloniali, n. 2; Irrigaz. della Pianura di Tessenei, Roma 1924.