GARZATURA (fr. lainage; sp. perchado; ted. Rauchen; ingl. napping, perching)
Operazione diretta a produrre, alla superficie dei tessuti di lana e di cotone, una specie di pelurie, per la quale detti tessuti appaiono più morbidi e più pieni al tatto e anche più adatti a riparare dal freddo. Questo risultato si ottiene facendo agire più o meno a lungo, sulla superficie dei tessuti, ma specie di tamburi, muniti superficialmente di punte metalliche, o i cosiddetti cardi (chardons) che, a maturazione perfetta, portano alla superficie dei rispettivi ricettacoli punte rigide e ricurve. Mediante l'azione meccanica di queste punte i fili superficiali dei tessuti che si debbono garzare vengono parzialmente disfatti e le fibre che li compongono rese libere in una delle loro estremità così da sporgere sulla superficie.
Con la garzatura il tessuto viene generalmente indebolito nella sua struttura; per cui l'operazione va applicata a tessuti robusti e ben compatti. Si possono quindi sottoporre a garzatura i tessuti fatti con lana da carda, cioè a fibre più corte, e non quelli di lana pettinata, fatta di fibre più lunghe e meno idonee allo scopo. Anche la qualità della lana e la più o meno forte torsione, data precedentemente ai filati che compongono il tessuto, ha influenza sul risultato finale. La garzatura si può effettuare sul tessuto secco o umido, ma in ogni caso occorre procedere per gradi e non forzare troppo il contatto fra il tessuto e le punte, altrimenti si corre il rischio di bucare il tessuto e di renderlo inservibile.