GAMETI (dal gr. γαμέτης "coniuge")
Sono due cellule adatte in modo peculiare a potersi fondere insieme nel processo della fecondazione (v.). Dal punto di vista morfologico i due gameti maschile e femminile possono essere, per es. in molti organismi unicellulari, eguali (isogameti). Ma in quasi tutti gli organismi essi sono invece profondamente differenti (anisogameti).
Negli animali superiori il gamete femminile o macrogamete è l'uovo, l'altro, gamete maschile o microgamete, è lo spermio, molto piccolo, dotato per lo più di grande mobilità per la presenza di ciglia o di flagelli. L'uovo è molto grande, essenzialmente perché vi si accumulano, durante la sua evoluzione, molte sostanze di riserva, necessarie per lo sviluppo dell'embrione (v.). Lo spermio invece è assai piccolo, circostanza che ne agevola i movimenti incessanti, atti ad assicurarne l'entrata nell'uovo.
Per quanto in genere assai differenti tra loro, i due gameti si equivalgono perfettamente dal punto di vista della quantità di sostanza cromatica. In seguito alle divisioni maturative essa viene a essere ridotta alla metà del normale. I due gameti, congiungendosi durante il processo della fecondazione, riconducono la quantità di sostanza cromatica alla condizione normale; essi con la loro fusione assicurano poi all'embrione l'estrinsecazione delle proprietà ereditarie paterne e materne (v. eredità; fecondazione).