Letterato e uomo politico italiano (Milano 1878 - Bellagio 1966). Modernista, partecipò al convegno di Molveno (1907), ma finì col sottomettersi alla condanna ecclesiastica. Abbracciata la carriera diplomatica, dopo aver partecipato al seguito di L. Cadorna alla conferenza di Versailles del 1919, si diede all'attività letteraria sia con opere di fantasia (Così sia, 1922; Miraluna, 1927; Poesie, 1936; Un passo nella notte, 1942, ecc.), sia di critica e biografia (La vita di A. Fogazzaro, 1920; Vita di Dante, 1921; La giovinezza del Manzoni, post., 1969). Antifascista, dopo l'8 sett. 1943 riparò in Svizzera. Ambasciatore a Madrid (1945-46) e a Londra (1947-51); dal 1954 fu presidente dell'Ente della Fiera di Milano.