Uno dei congiurati contro Cesare; seguì poi Bruto, Sesto Pompeo e Marco Antonio; fu ucciso (30 a. C.) dopo la battaglia di Azio per ordine di Augusto. Fu poeta di epigrammi, elegie (alle quali forse allude Orazio nell'epistola 4a del 1º libro) e tragedie, fra cui una pretesta: Brutus.