SALVEMINI, Gaetano (XXX, p. 584)
Tra i primi fermi oppositori del fascismo, nel giugno 1925 venne arrestato per aver creato (insieme con C. Rosselli e E. Rossi) il foglio clandestino Non mollare; il 31 luglio fu liberato per amnistia e successivamente nell'agosto espatriò clandestinamente. Nel dicembre 1925 venne destituito dalla cattedra di Firenze per assenza dall'ufficio, quantunque avesse dato le dimissioni fin dal novembre.
Nel dicembre 1926 fu, insieme con altri "fuorusciti" privato della nazionalità italiana. Fra il 1925 e il 1934 visse in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, guadagnandosi il pane con le sue pubblicazioni e aiutando, consigliando, incoraggiando l'azione degli antifascisti, particolarmente del suo discepolo prediletto C. Rosselli, ed entrando in polemica con i propagandisti del regime. Come libero collaboratore partecipò all'azione di "Giustizia e Libertà", e più tardi, alla prima fase dell'azione della "Mazzini Society" negli Stati Uniti. Dal 1934 al 1948 ha insegnato storia della civiltà italiana all'università Harvard (Cambridge, Mass.), di cui è professore emerito. Nel 1948 è stato reintegrato nella cattedra fiorentina. Durante tutto il periodo risolutivo della guerra il S. ha preso posizione, specie nel periodico Controcorrente (Boston), sia contro le correnti americane che intendevano dare della crisi italiana una soluzione conservatrice, sia contro le soluzioni comuniste.
Ha pubblicato nell'esilio e in questi ultimi anni, fra l'altro: The fascist dictatorship in Italy, New York 1927 (2ª ed., rifatta, Londra 1928; rifacimento in ital., New York 1929); La terreur fasciste 1922-20, Parigi 1930; Mussolini diplomate, Parigi 1932 (rifacimento in ital., Roma 1945); Under the axe of fascism, New York 1936, trad. ital., Torino 1948; Historian and scientist, Cambridge, Mass. 1939, trad. ital., Firenze 1949; What to do with Italy (in collab. con G. La Piana) New York 1943, trad. ital.: La sorte dell'Italia, Firenze 1947; La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1914, Firenze 1944.