Cambiagi, Gaetano
Nato a Firenze (1721 o 1725), fu bibliotecario presso la Magliabechiana e la Marucelliana, scrittore di erudizione locale e curatore di importanti edizioni (Giovanni Boccaccio, Lorenzo Magalotti). Alla metà degli anni Sessanta «si trasformò in libraio e stampatore, e per trenta anni il suo nome fu legato ad alcune fra le più importanti iniziative editoriali della Toscana leopoldina» (Turi 1974, p. 110). Morì nella stessa Firenze nel 1795.
Le Opere di M. furono pubblicate da C. in sei volumi, tra il 1782 e il 1783, grazie a una complessa operazione editoriale che coinvolse, in misura diversa, i vertici della politica italiana ed europea (nella lista degli ‘associati’ all’edizione figurano, oltre al granduca di Toscana, tra gli altri, il viceré di Sardegna, l’arciduca d’Austria governatore della Lombardia, lo zar di Russia, papa Pio VI). Artefice del progetto fu Scipione de’ Ricci (1741-1809), il maggiore rappresentante del giansenismo italiano, vescovo di Pistoia e vicario dell’arcivescovo di Firenze, erede e custode dei manoscritti machiavelliani, incluso l’apografo copiato dall’avo Giuliano de’ Ricci (→). Scipione incaricò dei lavori preparatori il suo segretario Bartolomeo Follini e Reginaldo Tanzini, redattore degli «Annali ecclesiastici», che era «il periodico di punta del giansenismo italiano» (Bertelli, Innocenti 1979, p. CXVI); i due furono coadiuvati da Ferdinando Fossi, anche lui giansenista, bibliotecario alla Magliabechiana e già editore di alcune legazioni di Machiavelli. In questo clima nacque, intorno al 1779, il progetto di un’edizione completa delle opere di M., «in funzione di una politica anticuriale e ‘ghibellina’» (Rosa 1964, p. 69). Il progetto godeva dell’appoggio granducale, ma vedeva l’opposizione della curia romana nella persona di Carlo Crivelli, nunzio apostolico in Toscana. L’arcivescovo Francesco Gaetano Incontri non era ostile a Ricci, ma non voleva neanche irritare Roma: «pressato dal nunzio Crivelli e sulle prime contrario all’impresa, mutò poi parere per l’intervento del suo vicario, mostrandosi anzi fine conoscitore ed estimatore degli scritti del segretario fiorentino» (Tesi 2004). L’impresa, pur priva di un’esplicita approvazione e senza il privilegio decennale richiesto dall’editore, andò così in porto, anche grazie al lavoro tipografico di C.: «la dignità della veste tipografica e della stampa le conferivano l’aspetto di un vero e proprio monumento letterario» (Procacci 1995, p. 346).
Aperta da una breve Vita di Machiavelli, scritta, su esplicita richiesta granducale, con l’intento di liberare la figura dell’autore dalla cattiva fama di cui era vittima, l’opera proponeva numerosi inediti, tra cui il Discorso del modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati, l’Esortazione alla penitenza (con il titolo di Discorso morale), molte lettere e legazioni. L’assenza di alcune lettere (pur presenti nell’Apografo Ricci), e in particolare di quella del 10 dicembre 1513 a Vettori, ha fatto ritenere che, sui criteri di selezione, oltre a una certa pruderie giansenistica e a un pregiudizio di ordine stilistico, influisse anche il desiderio di non smentire la lettura dell’opera di M. in chiave repubblicana e l’interpretazione ‘obliqua’ del Principe su cui si regge la prefazione (Procacci 1995, pp. 352-54; contra, cfr. Bertelli, Innocenti 1979, pp. CXIX-CXXIII).
Bibliografia: Fonti: S. De’ Ricci, Memorie di Scipione De’ Ricci vescovo di Prato e Pistoia..., a cura di A. Gelli, Firenze 1865.
Per gli studi critici si vedano: A. De Rubertis, Nuovi studi sulla censura in Toscana con documenti inediti, Firenze 1951; M. Rosa, Dispotismo e libertà nel Settecento: interpretazioni repubblicane di Machiavelli, Bari 1964; G. Procacci, Studi sulla fortuna di Machiavelli, Roma 1965; G. Turi, Cambiagi Gaetano, in Dizionario biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 17° vol., Roma 1974, ad vocem; S. Bertelli, P. Innocenti, Bibliografia machiavelliana, Verona 1979; G. Procacci, Machiavelli nella cultura europea dell’età moderna, Roma-Bari 1995; B.C. Tesi, Incontri Francesco Gaetano, in Dizionario biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 62° vol., Roma 2004, ad vocem.