FATTORINI, Gabriele
Nato a Faenza (Ravenna) nella seconda metà del XVI secolo, appartenne ad una famiglia che tra il XVI e il XVII secolo ricoprì importanti cariche civiche.
Tra il 1570 e il 1580 un Giulio fece parte del governo cittadino; tra il 1587 e il 1595 un Sebastiano (fisico e priore) ebbe la medesima carica e, nel 1598, fu scelto per ringraziare papa Clemente VIII in rappresentanza della sua città. Nel 1675 infine un Lattanzio fu segnalato tra i "consiglieri e capi priori" .
Le notizie biografiche sul F., lacunose e frammentarie, sono ricavate quasi esclusivamente dalle dediche e dalle prefazioni alle sue composizioni musicali, stampate tutte a Venezia dall'editore Amadino, tra il 1598 e il 1608. Tra il 1598 e il 1601 il F. fu attivo come maestro di cappella nella abbazia camaldolese di S.Maria di Carceri, presso la cittadina di Este, in provincia di Padova; nel 1602 si trasferì a Venezia, probabilmente al servizio di un altro monastero camaldolese, rimanendovi fino al 1604.
Altre fonti biografiche sul F. sono presenti nei testi di eminenti trattatisti dell'inizio del sec. XVII, tra cui Adriano Banchieri. Nelle sue Conclusioni nel suono dell'organo (Bologna 1609) il musicista bolognese testimonia la presenza del F. a Faenza in qualità di maestro di cappella della cattedrale.
La fama del F. è legata soprattutto ai Sacri concerti a due voci, pubblicati a Venezia nel 1600 e da considerarsi la raccolta più significativa della intera produzione del Fattorini. Apparsi due anni prima dei Cento concerti ecclesiastici di Ludovico Viadana, assumono un ruolo di rilievo nella storia della musica, essendo tra i primi esempi di musica sacra scritta per voci soliste e basso continuo.
La ragione che spinse il Viadana alla pubblicazione dei Concerti ecclesiastici era sostanzialmente pratica: la possibilità, cioè, di eseguire i mottetti polifonici riducendoli a brani solistici. Il F., invece, era mosso da esigenze di carattere estetico; nella sua prefazione alla raccolta egli spiega che una o due voci soliste possono risvegliare lo spirito dei cantori e coinvolgere emotivamente e religiosamente gli ascoltatori. Troppe voci, secondo il compositore, possono portare alla nausea (con una immagine efficace il F. le paragona alle portate di un pranzo servite troppo in fretta).
La dedica del F. al monaco camaldolese Saverio da Siena indica che alcuni dei brani erano già stati eseguiti precedentemente a Faenza.
Nel 1602 i Sacri concerti vennero ristampati con l'aggiunta di un quarto fascicolo, cioè "con una nova aggiunta di alcuni Ripieni àquattro per cantare à dui chori, et un breve avertimento et modo di servirsi di essi". Si tratta di parti aggiunte che possono essere inserite sia nei ritornelli sia nelle parti solistiche. La raccolta venne nuovamente ristampata da Amadino nel 1604 e nel 1608 (secondo l'Eitner, anche nel 1615).
I Sacri concerti ebbero anche una notevole diffusione e fortuna editoriale. Alcuni brani furono inseriti in raccolte di musica sacra dell'epoca: Beata viscera in Promptuarii musici... di S. Donfried (Strasburgo 1622); Dic nobis Maria e Haec dies nella stessa raccolta apparsa l'anno seguente; Vanitas vanitatum e Exaudi Deus in Deliciae sacrae musicae di I. Reininger (Ingolstadt 1626); Resonant organa in Promptuarii musici... di S. Donfried (Strasburgo 1627); Exaudi Deus nel Viridarium musico-marianum del Donfried (Strasburgo 1627); un altro brano di musica sacra del F. apparve nel Florilegium Portense di M. E. Bodenschatz (Lipsia 1618).
Nei Sacri concerti il F. utilizzò i testi liturgici con grande libertà, in funzione di specifiche tecniche compositive che appaiono caratterizzate da un uso cospicuo di ritornelli e da una particolare tecnica policorale.
Il compositore e teorico tedesco Michael Praetorius, nella terza parte del Syntagma musicum (Wolfenbüttel 1619) dimostrò di apprezzare la tecnica dei ritornelli utilizzata da F. nei Sacri concerti, chiamandola "sententia emphatica".
A. Banchieri, nel citato trattato, criticò il F. per non aver numerato il basso dell'organo; in questo modo si richiedeva agli organisti un udito perfetto per evitare le dissonanze. Sempre il Banchieri loda il madrigale del F. Oquanto sei simile ingrata rondinella (della raccolta La rondinella, Venezia 1604).
La produzione del F. comprende anche musica profana, tra cui due raccolte di madrigali a cinque voci: La cieca (su testi di G. B. Guarini, Venezia 1598) e il già ricordato La rondinella. Quest'ultima ebbe un grande successo editoriale; compare infatti in numerosi cataloghi editoriali di Vincenti, a Venezia (1621, 1649, 1658, 1662). Alcuni madrigali del F. sono presenti in raccolte straniere dell'inizio del XVII secolo: De' fiori del giardino... di P. Kauffmann (Norimberga 1604), Giardino novo bellissimo di vari fiori musicali... di H. Waltkirch (Copenaghen 1605) e inoltre ne Il primo libro de madrigali a cinque voci di Francesco Spongia detto Usper (Venezia 1604).
La produzione sacra del F. comprende inoltre: Il secondo libro di mottetti a otto voci con il basso generale per l'organo et nel fine una canzone francese a quattro voci (Venezia 1601); Completorium Romanum octonis vocibus canendum (si tratta di una raccolta di canti per l'ufficio, espressamente composte dall'autore nel 1602 "ad usum monasticum"). Troviamo questa raccolta in vari cataloghi di Vincenti (1621, 1649, 1658, 1662). Nel 1603 furono stampati i Salmi per tutti li vespri de l'anno... con duoi Magnificat, a quattro voci pari (anche essi nei cataloghi di Vincenti del 1649, 1658, 1662 e nel catalogo del "libraio romano" D. Franzini, nel 1676).
Non ci sono pervenuti esemplari di messe a quattro e cinque voci che Vincenti annotava nei suoi cataloghi del 1649, 1658, 1662. Messe del F. sono citate anche in un catalogo del 1649 della biblioteca musicale del re Giovanni IV di Portogallo (andata poi distrutta). Nella Ratsschulbibliothek di Zwickau, in Germania, sono conservate manoscritte due composizioni sacre: Estote fortes in bello (ms. 10-320) e Repleatur os meum (ms. 10-350), entrambi a otto voci.
La produzione del F. comprende anche musica per organo: Girolamo Diruta, nella seconda parte del Transilvano pubblicò numerose cadenze e tre Ricercari.
Fonti e Bibl.: A. Banchieri, Conclusioni nel suono dell'organo, Bologna 1609, pp. 25, 59; M. Praetorius, Syntagma musicum, III, Wolfenbüttel 1619, p. 187; G. Diruta, Seconda parte del Transilvano, Venezia 1622, pp. 17 ss., 26, 32 s.; G. C. Tonduzzi, Historie di Faenza, Faenza 1675, pp. XXXIX, 663, 671, 675, 678, 688, 690, 699, 708 s., 711, 721, 728; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 219, 419; R. Vollhardt, Bibliographie der Musikwerke in der Rauschulbibliothek zu Zwickau bearbeitet, Leipzig 1896, pp. 17 s., 63; L. Torchi, L'arte musicale in Italia, Milano 1898-1907, III, pp. 161 ss.; O. Kinkeldey, Orgel und Klavier in der Musik des 16. Jahrhunderts, Leipzig 1910, pp. 202, 204; D. Arnold, The influence of ornamentation on the structure of early 17th century church music, in Bericht über den Siebenten internat. musikwissenschaftlichen Kongress Köln, Kassel 1959, pp. 57 s.; A. Forchert, Das Spätwerk des Michael Praetorius, Berlin 1959, pp. 82 s., 110, 114 s., 122 ss., 168 s., 176 s., 210; M. de Sampaolo Ribeiro, Primeira parte do Index da Livraria de musica de el Rei D. João IV, Lisboa 1967, p. 97; C. Sartori, Bibliografia della musica strumentale ital. stampata in Italia fino al 1700, II, Firenze 1968, pp. 35 s.; Bibliografia della musica vocale profana pubblicata dal 1500 al 1700, Pomezia 1977, I, pp. 601 s.; O. Mischiati, Indici, cataloghie avvisi degli editori e librai musicali ital. dal 1591 al 1978, Firenze 1984, pp. 138, 142, 144, 147, 167, 179, 192, 199, 205, 218, 220, 228, 234, 251; C. Wilkinson, G. F.: rival of Viadana, in Music and letters, LXV (1984), pp. 329 ss.; M. C. Bradshaw, in G. Fattorini, I sacri concerti (ed. critica), Neuhausen-Stuttgart 1986, pp. XIII-XLVII; G. O. Pitoni, Notitia de' contrappuntisti e compositori di musica, a cura di C. Ruini, Firenze 1988, p. 271; J. G. Walther, Musikalisches Lexicon, Leipzig 1732, p. 240; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 191; C. Schmidl Diz. univ. dei musicisti, I, p. 525; Suppl., p. 291; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, III, pp. 396 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, III, coll. 1862 s.; Répertoire international des sources musicales, Recueils imprimés XVI-XVII siècles, I, pp. 399, 401 s., 462, 478, 482, 495; Id., Einzeldrucke vor 1800, III, p. 10 s.; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, pp. 416 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 710.