LIPPMANN, Gabriel
Fisico francese, nato a Hollerick nel Lussemburgo il 16 agosto 1845, morto il 13 luglio 1921 a bordo d'un transatlantico di ritorno dall'America. Studiò a Parigi, dove iniziò la sua carriera, che peraltro nei primi tempi si svolse in modo poco soddisfacente per il suo carattere indipendente e insofferente di vincoli. Fu in Germania dal 1872 al 1874, e durante tale soggiorno ebbe modo di affermarsi lavorando con G. R. Kirchhoff a Heidelberg. Nel 1883 ebbe la cattedra per la fisica matematica alla Sorbona, poi successe a J. Jamin nella cattedra di fisica generale e infine divenne direttore del laboratorio di ricerche fisiche, al quale diede particolare impulso. Era socio dell'Académie des Sciences dal 1886.
Nel 1872 pubblicò uno studio sulla variazione della tensione superficiale con la differenza di potenziale, studio che lo condusse a realizzare l'elettrometro capillare, offrendo agli sperimentatori un delicatissimo strumento di misura. Nel 1908 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica per la fotografia dei colori che egli riuscì a realizzare col mezzo delle onde stazionarie nel 1891. Oltre a varî lavori teorici giovanili, sono da ricordare quelli sull'analogia del concetto di carica elettrica con quello di entropia. Si debbono inoltre al L. altri lavori importanti sugli schermi magnetici, sui superconduttori, e sull'impossibilità di ottenere per induzione correnti continue senza contatti striscianti.