FAURE, Gabriel
Letterato francese, nato a Tournon nel 1877. I suoi libri, sotto forma di escursioni culturali e d'itinerarî lirici, s'ispirano in gran parte all'Italia (Heures d'Italie, 1910-13; Pèlerinages d'Italie, 1920; Villes d'art de l'Italie du Nord, 1927, ecc.); e sono interessanti le opere che illustrano la partecipazione della Italia alla guerra europea (Paysages de guerre; Champs de bataille de France et d'Italie; Sur le front italien, 1916). Dei suoi romanzi, nei quali si avverte l'influenza dell'arte dannunziana, il più notevole è l'Amour sous le lauriers-roses (1905), la cui azione si svolge sulle rive del lago di Como: e l'Italia ritorna anche in Paysages littéraires (1917-18), Pèlerinages passionnés (1919-22), Amours romantiques (1927); Suite italienne; Au pays de Virgile; Stendhal compagnon d'Italie (1931). Ma le sue pagine più delicate sono quelle ispirate dalla poesia del Delfinato e della valle del Rodano: Pèlerinages dauphinois (1919-25), Aux bords du Rhône (1926), Le bel été (1926). Molti suoi libri sono stati tradotti in italiano.
Bibl.: L. Aurenche, L'øuvre de G. F., Parigi 1926; B. Ravà-Corinaldi, G. F. e l'Italia, Milano 1925.