QUADRATO, G. Ummidio (C. Ummidius Durmius Quadratus)
Fu decemvir stlitibus iudicandis; questore nel 14 d. C.; edile curule; pretore dell'erario nel 18; curator tabularum publicarum; praefectus frumenti dandi ex s. c.; proconsole di Cipro; legato della Lusitania, carica che tenne anche dopo la morte di Tiberio. Fu console suffetto; quindecimvir sacris faciundis. Sotto Claudio, legato nell'Illirico e in Siria (almeno dal 51). Rivestendo tale carica, non seppe agire efficacemente, o rimase del tutto inattivo, nel 51 e dopo, nella questione per il trono di Armenia; intervenne personalmente a sedare torbidi scoppiati per dissidî fra Giudei e Samaritani. Continuò a governare la Siria sotto Nerone. Nel 55 dovette dividere le forze militari con Corbulone, con il quale fu in discordia. Alla fine del 55 era stato nominato suo successore P. Anteio, che però fu trattenuto a Roma. Morì governatore della Siria forse prima del 60 d. C.
Bibl.: P. de Rohden e H. Dessau, Prosopographia Imperii Romani, III, Berlino 1898, pp. 468-469, n. 600. Cfr. B. W. Henderson, in Classical Review, XV (1901), pp. 159-165; Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 2813; Ritterling, ibid., XII, coll. 1251, 1254-56, 1559; H. Dessau, Geschichte der römischen Kaiserzeit, II, i, Berlino 1926, pp. 189-193, 196; J. G. C. Anderson, in Cambr. Anc. History, X (1934), pp. 756-760.