Vedi FREJUS dell'anno: 1960 - 1994
FRÉJUS (v. vol. Ill, p. 737)
Un sistematico riesame della documentazione letteraria ed epigrafica ha permesso di precisare le tappe della fondazione della città: innanzitutto venne creato un mercato (forum), probabilmente nel sito di una civitas indigena, nell'anno 49 a.C., data dell'assedio di Marsiglia; esso svolgeva senza dubbio una funzione di approvvigionamento per le truppe e restò in seguito una base di appoggio logistico per gli eserciti cesariani. La Colonia Octavanorum Pacensis Classica fu dedotta da Ottaviano poco dopo l'invio a F. delle navi catturate ad Azio, tra il 31 e il 27 a.C.; un'emissione monetale locale commemora sicuramente sia l'installazione della flotta di Azio sia la creazione della colonia. Vi si stabilirono soldati della Legio VIII, così come succedeva nella stessa epoca a Thuburbo Minus, a Berytus e a Fanum Fortunae.
Le indagini archeologiche hanno dimostrato che gran parte della superficie racchiusa dalla cinta muraria era suddivisa secondo un regolare schema a scacchiera; è stato possibile individuare il tracciato del cardo maximus, tra la «Porta dell'Agachon» e il porto. Nel sito denominato Clos de la Tour, a SO del teatro antico, gli scavi intrapresi a partire dal 1969 hanno rivelato l'esistenza di un quartiere abitativo, i cui resti principali si datano al II sec.; tuttavia il crocevia tra il cardo e il decumanus maximus sembra risalire, nel suo primo allestimento, agli anni 20-30 d.C. Nel giardino circondato da porticati, all'interno dell’insula NO di questo settore, è stato riportato alla luce un Hermes bicefalo di marmo, con i volti di un fauno sorridente e di Bacco. Al di fuori della cinta muraria, presso il suo angolo NO, è un anfiteatro che, nel suo stato attuale, sembra si possa datare a un periodo nettamente posteriore alla fondazione della colonia. Nel settore di Villeneuve, all'interno del cantiere detto degli Acquamanili (Aiguières), c.a 500 m a SO del muro di cinta, gli scavi condotti negli anni '80 hanno permesso di individuare tracce di occupazione, la cui prima fase potrebbe risalire all'incirca agli inizi della nostra èra: i resti rinvenuti fanno pensare a «baracche» per i soldati della flotta. Non si è potuta definire con precisione l'estensione delle necropoli: nel sito della «Résidence Saint-Antoine», presso il limite S delle fortificazioni, sono comparse recinzioni funerarie orientate parallelamente al bastione e risalenti al regno di Augusto; verso O, un piccolo mausoleo circolare - La Tourrache - conteneva urne cinerarie e un sarcofago; una necropoli si estendeva anche lungo la «Route des Gaules».
Infine, gli scavi condotti negli ultimi anni all'interno della cattedrale e intorno al gruppo episcopale hanno rimesso in luce un abitato databile agli inizi dell'epoca imperiale, con fasi che si distribuiscono tra il regno di Augusto e la seconda metà del I sec. d.C.
Il porto di F., attualmente insabbiato, era stato impiantato in una laguna costiera: un canale assicurava la comunicazione tra il bacino e il mare. Sono state riconosciute numerose strutture, la cui precisa funzione resta tuttavia difficile da individuare: non si distinguono ancora con certezza l'arsenale, i magazzini, il faro, il deposito. L'entrata del canale nel bacino era segnalata da una costruzione esagonale a torre, tradizionalmente designata con il nome di «lanterna di Augusto»: vi si riconosce oggi un segnacolo marittimo fisso (meta) che consentiva alle navi l'accesso al porto, e che aveva forse anche un'altra caratteristica, paragonabile a quella della «Maison Carrée» di Nîmes (v.): quella cioè di essere in rapporto visivo, se non diretto, con un Augusteum.
Bibl.: P.-A. Février, M. Janon, Cl. Varoqueaux, Fouilles du Clos du Chapitre à Fréjus, in CRAI, 1972, pp. 355-381; P.-A. Février, Les récents travaux archéologiques effectués à Fréjus (Var), in BAntFr, 1976, pp. 25-50; id., Fréjus (Forum Julii) et la basse vallée de l'Argens, Cuneo 1977; G. B. Rogers, D. Brentchaloff, Le petit bronze de Forum Julii, in BNumParis, XXXIV, 1979, 7, pp. 560-562; D. Brentchaloff, L'atelier du Pauvadou, une officine de potiers flaviens à Fréjus, in RANarb, XIII, 1980, pp. 73-114; Ch. Goudineau, Une fouille récente à la périphérie de Forum Julii: le chantier des Aiguièries, in CRAI, 1982, pp. 279-292; J. Gascou, Quand la colonie de Fréjus fut-elle fondée?, in Latomus, XLI, 1982, pp. 132-145; P.-A. Février, M. Fixot, L. Rivet, Au coeur de la ville épiscopale, Fréjus, Fréjus 1988.