FREGELLE (lat. Fregellae)
Città al confine fra il territorio dei Volsci e quello degli Aurunci, alla sinistra del Liri di cui formava un'importante testa di ponte. Appartenne dapprima ai Volsci, quindi ai Sanniti, ai quali la tolsero i Romani verso la metà del sec. IV; nel 328 vi fu condotta una colonia di diritto latino, ciò che fu causa due anni dopo di guerre fra Romani e Sanniti. Occupata prima dai Sanniti (320) fu nel 313 ripresa dal dittatore Q. Fabio Rulliano che passò per le armi circa duecento Fregellani. Per lungo tempo Fregelle si mantenne fedele a Roma e la aiutò nelle guerre contro Pirro e Annibale, subendo notevoli danni da parte di quest'ultimo. Ma nel 125 si rivoltò nuovamente contro Roma favorendo la rivolta degl'Italici, onde il pretore L. Opimio distrusse la città e ne condusse in Roma prigionieri gli abitanti. Da allora non risorse più: gli itinerarî ricordano il territorio fregellano al 69° miglio della via Latina. Il suo sito viene riconosciuto in una piccola collina detta l'Opio (Oppidum) a Sud-Ovest dell'odierna Ceprano, dove si notano ancora avanzi affioranti di fondazioni.
Bibl.: P. Romanelli, Antica topografia storica del regno di Napoli, Napoli 1819, III, p. 377 segg.; G. Colasanti, Fregellae, Roma 1906.