Medico e botanico (L'Aia 1638 - Amsterdam 1731). Conseguito il dottorato in medicina a Leida nel 1664 e pubblicato uno studio sulle valvole dei vasi linfatici (1665), divenne lettore di chirurgia e anatomia presso l'univ. di Amsterdam (1666) e, successivamente (1672), presso la scuola di ostetricia. Nel 1679 fu nominato dottore presso la corte di giustizia di Amsterdam e nel 1685 professore di botanica. R. deve la sua fama ad alcune descrizioni anatomiche (la lamina coriocapillare dell'occhio, o lamina Ruyschii, i vasi linfatici, le arterie bronchiali, ecc.), alla sua tecnica di imbalsamazione e di preservazione dei preparati anatomici, al catalogo delle piante dell'orto botanico di Amsterdam (1697-1701) e alla collezione privata di preparati anatomici descritta nei dieci volumi del Thesaurus anatomicus (1701-16), in parte tuttora conservata presso il Museo dell'accademia delle scienze a San Pietroburgo, dove fu trasferita da Pietro il Grande che l'aveva acquistata nel 1717. La sua corrispondenza con i maggiori medici del tempo fu da lui stesso raccolta in Epistolae anatomicae problematicae (14 voll., 1696-1701). Polemizzò con R. de Vieussens, J. J. Rau e G. Bidloo. A M. Malpighi, che aveva descritto la struttura ghiandolare di fegato e cervello, contestò il valore delle sue osservazioni, forse perché ingannato dalle proprie tecniche preparatorie.