Rossif, Frédéric
Regista cinematografico, naturalizzato francese, nato a Cetinje (Montenegro, od. Federazione di Serbia e Montenegro) il 14 agosto 1922 e morto a Parigi il 18 aprile 1990. Considerato uno dei massimi documentaristi, fu abile nel montaggio di rare immagini d'archivio quanto appassionato nell'intento didattico dei suoi lavori. La sua opera più celebre è Mourir à Madrid (1963; Morire a Madrid), che ricevette il premio Jean Vigo, ma memorabili furono anche i documentari sugli animali, organizzati in forma lirica e narrativa e accompagnati dalla musica di Maurice Jarre e di Vangelis, quali Les animaux (1963; Gli animali), La fête sauvage (1976), Sauvage et beau (1984). Nel 1970 aveva realizzato il suo unico lungometraggio di finzione dal titolo, Aussi loin que l'amour.Compiuti gli studi a Roma, durante la Seconda guerra mondiale si arruolò nella Legione straniera francese. Nel 1945 si stabilì a Parigi, dove lavorò come bibliotecario alla Cinémathèque française. Nel 1952 entrò alla televisione francese, dove fu regista e produttore di alcuni tra i più celebri programmi dell'epoca, spaziando da temi culturali e d'attualità (Cinq colonnes à la une) a trasmissioni dedicate agli animali (La vie des animaux, Nos amies les bêtes). Nel corso degli anni Cinquanta realizzò decine di cortometraggi incentrati sull'opera di artisti quali H. Matisse (1953), J. Cocteau (1953), M. Chagall (1954), F. Léger (1955).
Nel 1961 divenne famoso grazie a un documentario ricco di testimonianze sul ghetto di Varsavia, Le temps du ghetto (Vincitori alla sbarra). R. trattò sempre con passione gli eventi storico-politici (in Mourir à Madrid la guerra civile spagnola viene narrata unicamente dal punto di vista dei Repubblicani, trascurando contraddizioni e conflitti interni). Tale approccio caratterizza tutti i suoi film, da Révolution d'octobre (1967; La Rivoluzione d'ottobre) a Un mur à Jérusalem (1968, diretto insieme ad Albert Knobler), da Pourquoi l'Amérique (1969) a De Nuremberg à Nuremberg (1989). R. realizzò anche documentari culturali, tra cui vanno segnalati Braque ou le temps différent (1974), Pablo Picasso (1980) e Brel (1981).