Stürler, Franz Adolf
Pittore (Parigi 1802 - Versailles 1881), figlio dello scultore Karl Emanuel. Fu discepolo di Ingres e risiedette lungamente a Firenze, dove si recò nel 1831 e dove studiò i pittori del Rinascimento italiano.
Nel 1839, a Firenze, fece il ritratto di Franz Liszt, ora al museo di Berna. Nel 1853 ritornò a Parigi e si stabilì a Versailles. Opere sue si trovano nel museo di Berna: Il lottatore (1926), Mia madre (1828), Autoritratto (1830), Studio per testa di Cristo (1840), Ritratto di donne in nero; nel museo di Montauban (Processione della Madonna di Cimabue), o in quello di Madrid: Dama florentina. Il nucleo principale della sua produzione è comunque costituito da 108 composizioni per drammi sacri.
Eseguì anche quaranta disegni per l'Inferno di D. che vennero pubblicati a Firenze nel 1857 e che si caratterizzano per la loro elementarità formale e per l'importanza didattica del tutto predominante.
Le scene sono disegnate con una grande semplicità lineare e sono intramezzate da didascalie, quali potevano apparire nei codici antichi. Per questo lo S. si distingue da tutti gli altri illustratori della Commedia del suo tempo, e se apparentemente sembra chiuso in un'arcaicità che lo isola dal gusto romantico allora dominante, in realtà per certi aspetti si colloca in quella schiera di artisti assetati di una radicale adesione religiosa che, rifacendosi al passato come i Nazareni o i Preraffaelliti inglesi, aprivano la strada al Simbolismo.