GEHRY, Frank O.
Architetto di origine canadese, nato a Toronto il 28 febbraio 1929, ma formatosi a Los Angeles, dove vive e lavora dall'età di diciassette anni. Studia prima Fine art e poi architettura all'University of Southern California e City planning alla Graduate School of Design della Harvard University. Docente (Los Angeles, Parsons, Yale, Harvard), è uno degli esponenti più originali e significativi dell'architettura americana contemporanea.
La sua attività progettuale è estremamente prolifica sia per quantità di opere realizzate che per varietà di temi affrontati. Ha le qualità dell'architetto, ma anche quelle dell'artista e dell'uomo d'affari. Risolve temi giudicati impossibili per il budget limitato, con un ''fare'' progettuale che adotta materiali poveri, geometrie elementari, tecniche tradizionali e minimali. Il risultato è un'architettura provocatoria, ironica e dissacrante: apparentemente rozza, rivela una poetica del non finito, un'attenzione per i colori e i materiali che deriva direttamente da esperienze pop e minimal (G. ne ha sempre frequentato i maggiori esponenti, da C. Oldenburg a R. Serra).
Tra le numerose opere si ricordano: Danzinger Studio and Residence, Hollywood, 1964; Easy Edges (prototipi di mobili in cartone), 1963-73; Hollywood Bowl, Hollywood, 1970-82; Ron Davis House, Malibu, 1972; Santa Monica Place, Santa Monica, 1973-81; Performing Arts Pavillon, Concord, 1975-77; Shoreline Aquatic Park Pavilion, Long Beach, 1976; Gehry House, Santa Monica, 1978 (un'anticasa decostruita paragonabile, secondo K. Frampton, all'anti-pittura di M. Duchamp); Cabrillo Marine Museum, San Pedro, 1979; Biennale di Venezia, facciata sulla Strada Novissima, 1980; Loyola Law School, Los Angeles, 1981-84; California Aerospace Museum, Los Angeles, 1984; Complesso di edifici universitari, Irvine, 1985; Vitra Design Museum, Wail am Rhein, 1989; Edgmar Museum Shopping Mall, Santa Monica, 1989. Vedi tav. f.t.
Bibl.: L. Rubino, Frank O. Gehry Special, Roma 1984; G. Celant, M. Andrews, Frank Gehry. Buildings and project, New York 1985; Casabella, 586-87 (gennaiofebbraio 1992).