HOLLANDE, François
Uomo politico francese, nato a Rouen il 12 agosto 1954. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nel Partito socialista francese (PS, Parti Socialiste) alla fine degli anni Settanta del Novecento. Deputato dal 1988, fu segretario nazionale del partito (1997-2008) e sindaco di Tulle, nel dipartimento della Corrèze (2001-08). Nell’ottobre del 2011 vinse (56,6% delle preferenze) le primarie indette dal PS per designare il candidato alle elezioni presidenziali del 2012. Il suo programma prevedeva un innalzamento del prelievo fiscale sui redditi più elevati e una tassazione differenziata per le aziende. Superato il primo turno delle elezioni presidenziali (28,6%), prevalse al ballottaggio con il 51,6% dei voti e divenne presidente della Francia (maggio 2012).
Nel settembre 2012 varò una finanziaria che elevava le aliquote per i grandi patrimoni e i redditi medio-alti, stabilendo sgravi per quelli più bassi e apportando drastici tagli alla spesa pubblica. Nonostante queste misure, l’aggravarsi della crisi economica e l’incapacità di farvi fronte erosero il sostegno alla politica di H. e del PS, che al secondo turno delle amministrative del marzo 2014 registrò una pesante sconfitta. Nei mesi successivi i consensi per H. crollarono ulteriormente, anche in seguito ai contraccolpi di alcuni scandali sentimentali in cui fu coinvolto e alla fine della sua relazione con la giornalista Valérie Trierweiler (genn. 2014), la quale pubblicò un fortunato libro di memorie che metteva in cattiva luce il presidente.
Nel contesto della politica europea H., per quanto convintamente europeista, attenuò la forte identità di vedute con Berlino, prevalentemente improntata al rigore dei bilanci, e puntò piuttosto sugli investimenti per la produttività e la crescita. Sul piano internazionale H. si dimostrò molto attivo, promuovendo interventi militari francesi in Mali, per bloccare l’avanzata dei ribelli islamici (genn. 2013), e nella Repubblica Centrafricana (dic. 2013).