FEDE (Fedino, Fedi), Francesco Maria
Nato a Pistoia intorno agli anni 1645-1650, insieme col fratello maggiore Giuseppe (anch'egli cantante soprano) appartenne a una numerosa famiglia pistoiese di musicisti. La prima presenza professionale di questo "soggetto prolifico si per la voce, et anco per li boni suoi costumi" è registrata nella cappella della basilica di S. Maria Maggiore a Roma, dove operò, probabilmente come puer cantus, dal maggio 1655 all'ottobre del 1656. Il successivo incarico stabile l'ottenne nella cappella Giulia, dove è attestata la sua presenza dal 15 dic. 1658 al 15 marzo 1660. Nel 1661 cantò, più o meno stabilmente, nella cappella del Collegio Germanico (S. Apollinare) e nello stesso anno (8 aprile) partecipò all'esecuzione dell'"ultimo oratorio" per la Confraternita del Crocifisso in S. Marcello. Scarse le notizie per gli anni successivi, fino al 1667.
Il 9 apr. 1663 entrò a far parte della Hofkapelle di Monaco di Baviera, con il salario di 993 goulden, e in questa istituzione trascorse probabilmente alcuni anni. Il 25 marzo 1667 era comunque di nuovo a Roma, figurando come solista al Crocifisso nel "4º Oratorio"; il 6 luglio fu ammesso come soprannumerario nella cappella Sistina, senza concorso, per ordine di Clemente IX. Nell'ambito di questa istituzione ricoprì successivamente l'incarico di puntatore (1678) e di camerlengo (1683-1684).
Dal 1668 la sua partecipazione solistica agli oratori e alle celebrazioni con musica che si tenevano a S. Marcello (Crocifisso) divenne sempre più frequente: 29 marzo 1668 (con musiche di N. Stamegna), settembre 1669 (vespri), 1671 (con musiche di G. Bicilli), 1673 (quarant'ore), 16 febbr. 1674 (con musiche di P. Petti), 23 febbr. 1674 (con musiche di A. Masini), 2 marzo 1674 (con musiche di G. A. Bernabei), 9 marzo 1674 (con musiche di F. Vannarelli), 16 marzo 1674 (con musiche di P.S. Agostini), 15 marzo 1675 (con musiche di P. Lorenzani), 27 marzo 1676 (con musiche di Al. Melani), 12 marzo 1677 (con musiche di F. Foggia), 20 nov. 1678 (quarant'ore), 20 febbr. 1682 (con musiche di A. Scarlatti).
Il F., attivo spesso nelle accademie poetico-musicali romane, prese parte a rappresentazioni di melodrammi che avevano luogo nei palazzi della nobiltà. Nel carnevale 1668 (5 gennaio) cantò, insieme con il fratello Giuseppe, ne La comica del cielo ovvero La Baltasara (libr. di G. Rospigliosi, papa Clemente IX, musica di A.M. Abbatini), rappresentato a palazzo Rospigliosi al Corso; egli impersonò Urania nel primo prologo e La Penitenza nel secondo.
Il 2 sett. 1669 cantò, sempre con il fratello Giuseppe e con altri solisti, in una "Ricreatione" in musica composta da G. A. Pignatta per conto di Pompeo Azzolino. Nell'ottobre 1669 e durante il periodo febbraio-aprile 1670 fu anche attivo nella residenza dei principi Borghese. Nell'ottobre 1673 il F., insieme con G. Vecchi, G. Campalucci, il Verdoni e Giovanni Matteo Leopardi, prese parte alla rappresentazione de L'Adalinda tenutasi nella "villeggiatura" di Ariccia per conto del card. Flavio Chigi. Ancora nel 1675 e nel 1676 il F. cantò nel monastero dei Ss. Domenico e Sisto durante le cerimonie di vestizione di due membri della famiglia Chigi; inoltre, nel febbraio 1677 prese parte all'esecuzione di un oratorio eseguito per conto del principe Agostino Chigi. Negli anni successivi fu anche virtuoso di Cristina di Svezia; intorno al 1680 prese parte a rappresentazioni ed esecuzioni nella sua residenza. Inoltre, il 27 febbr. 1684 si assentò dal servizio sistino per cantare nel palazzo dei duchi Strozzi.
Nel periodo anteriore alla sua ammissione nella cappella pontificia fu membro della Congregazione dei Musici di S. Cecilia. Il Baini fa risalire la sua aggregazione al 1667, evidentemente desunta dalle Memorie di R. Gaetano, mentre L. Rossi, segretario della Congregazione durante la prima metà dell'Ottocento, anticipa detta aggregazione al 1624, data però assai improbabile. Sia il Fétis sia l'Eitner attribuiscono al F. un magistero presso il monastero delle monache di S. Margherita in Trastevere; in realtà egli, che era solito dirigere musiche straordinarie in vari luoghi religiosi di Roma, il 20 luglio 1675 vi diresse della "musica scelta": la notizia ci è fornita da R. Gaetano, fine osservatore e diarista. nonché competente musicofilo coevo. Nel novero delle sue attività di maestro di cappella, il F. deve aver forse composto anche qualche brano religioso, ma non si conoscono a tutt'oggi fonti che possano testimoniare al riguardo.
Dal 1682 al 1686 il F. fu in relazione con il duca di Mantova e per conto di questo impartì lezioni di canto e musica a una certa Paola Amica, forse protetta del duca stesso.
Negli anni 1662-1676 il F. abitava, insieme con lo zio Giovanni Battista Fede (organista nel 1664 in S. Spirito in Saxia, tenore e contralto) e con i fratelli Antonio Maria (strumentista e cantante del card. Antonio Barberini) e il citato Giuseppe, nella "Casanova atacata al Oratorio" del Ss.mo Crocifisso in S. Marcello. Altri membri della famiglia: "D. Giovanni Fede organista di S. Spirito" (presente il 25 ag. 1664 in S. Luigi dei Francesi: Lionnet); Federico Fede (basso), Antonio Maria Fede (soprano), attivo in S. Maria Maggiore; Annibale Fede e P. Fede.
Parallelamente alla sua attività sistina è da ricordare che il F. fu spesso presente fra i cantori straordinari in altri istituti religiosi romani per celebrazioni e occasioni speciali: S. Luigi dei Francesi (1664-1683), cappella Chigi di S. Maria del Popolo (1667), S. Giacomo degli Spagnoli (1670), S. Maria Maggiore (1672-1679), chiesa-oratorio di S. Girolamo della Carità (1679-1685), chiesa di S. Agostino (1680).
Morì a Roma il 1º marzo 1684.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. stor. dell'Acc. naz. di S. Cecilia, cat. 4, n. 61: Copione sul quale fu ricavato lo stato nominativo; Ibid., Schedario nominativo; Ibid., ms. (circa 1830); L. Rossi, Stato nominativo dei membri della Congregazione dei Musici di S. Cecilia; Bibl. ap. Vaticana, Cappella Giulia, Libri di introitus et exitus, nn. 111-113 (1658-1660); ibid., Cappella Sistina, 216: G. Baronci, Diari scritti dai puntatori e segretari dal n. 1 al n. 299. Inventario, indice alfabetico. Cronologia del segretariato e puntatorato. Cognomi dei segretari e puntatori, Camerlengato (cfr. Indice ms. [1941], n. 216); ibid., Diari, n. 84 (1667) cc. 49rv, 97 (1678), 102 (1683), 103 (1684), cc. 6rv; ibid., n. 606: M. Fornari, Narrazione istorica dell'origine, progressi e privilegi dell'antica Pontificia Cappella. Con la serie degli antichi maestri e cardinali protettori. Col catalogo dei cantori della medesima, c. 134; R. Gaetano, Le memorie de l'anno santo 1675... descritte in forma di giornale, Roma 1691, p. 289; A. Adami da Bolsena, Osservazioni per ben regolare il coro de i cantori d ella cappella pontificia..., Roma 1711, p. 210; G. Baini, Memorie storico-critiche della vita e delle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, II, Roma 1828, p. 62; A. Bertolotti, Artisti in relazione con i Gonzaga duchi di Mantova nei secoli XVI-XVII, Bologna 1885, p. 139; Id., Artisti bolognesi, ferraresi ed alcuni altri del già Stato pontificio in Roma nei secc. XV-XVII, Bologna 1886, p. 235; A. Ademollo, I teatri di Roma nel secolo decimosettimo, Roma 1888, pp. 98-105, 137; Id., La bell'Adriana ed altre virtuose del suo tempo alla corte di Mantova, Città di Castello 1888, ad Ind.; A. Bertolotti, Musici alla corte dei Gonzaga in Mantova dal sec. XV al XVIII, Milano 1890, p. 111 E. Celani, I cantori della cappella pontificia nei secc. XVI-XVIII, in Riv. musicale italiana, XVI (1909), pp. 7-10, 62; A. Cametti, Cristina di Svezia, l'arte musicale e gli spettacoli teatrali a Roma: B. Pasquini, A. Corelli, A. Scarlatti, in Nuova Antologia, 16 ott. 1911, pp. 641 ss.; R. Casimiri, Oratorii... in Roma, nell'anno santo 1675, in Note d'archivio, XIII (1936), pp. 157-169; A. Gabrielli, Riassunto delle conversazioni sulla storia delle cappelle musicali romane... con tabelle cronologiche di cantori e maestri, in Rassegna dOrica, XVI (1937), pp. 139 ss.; XVIII (1939), p. 40; A. Liess, Materialien zur römischen Musikgeschichte des Seicento. Musikerliste des Oratorio S. Marcello 1664-1725, in Acta musicologica, XXIX (1957), pp. 137-171, 146 s., 149-158, 160; H. Wessely-Kropik, Lelio Colista..., Graz-Wien-Köln 1961, III, pp. 53, 55, 58 s.; Th. Culley, The influence of the German College in Rom on music in German speaking countries during the sixteenth and seventeenth centuries, in Analecta musicologica, VII (1969), pp. 1-35; IX (1970), pp. 20-63; R. Giazotto, Quattro secoli di storia dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, I, Roma 1970, pp. 25, 129; D. M. Bridges, The social setting of "Musica da camera" in Rome: 1667-1700, University Microfilms Int., Ann Arbor, Mich., 1976, pp. 56, 136, 178; M. Murata, Il carnevale a Roma sotto Clemente IX Rospigliosi, in Rivista ital. di musicologia, XII (1977), pp. 83-86, 389 s.; J. Lionnet, Les activités musicales de Flavio Chigi, cardinal neveu d'Alexandre VII, in Studi musicali, IX (1980), p. 301; Id., Quelques aspects de la vie musicale à St-Louis des Français…, in Les fondations nationales dans la Rome pontificale, Rome 1981, pp. 369, 371 s.; G. Rostirolla, La musica nelle istituzioni musicali romane al tempo dello Stradella, in Chigiana, n. s., XXXIX (1982), 10, pp. 660, 724, 728-732, 804; J. Burke, Musicians of S. Maria Maggiore Rome, 1600-1700. A social, and economic study, Venezia 1984 (Suppl. a Note d'archivio, II [1984]), pp. 110, 115, 117); A. Morelli, Musica e musicisti in S. Agostino a Roma dal Quattrocento al Settecento, in Musica e musicisti nel Lazio, Roma 1985, pp. 325-348; Id., La musica a Roma negli anni santi dal 1600 al 1700, in Roma sancta. La città delle basiliche, a cura di M. Fagiolo-M. L. Madonna, Roma 1985, pp. 190-200; J. Lionnet, La musique à St. Louis des Français de Rome au XVIIe siècle, Venezia 1985-1986, I, p. 109; II, pp. 92-148; Id., La musique à S. Maria della Consolazione au 17e siècle, in Note d'archivio, n.s., IV (1986), pp. 178 ss.; G. Ciliberti, A. M. Abbatini e la musica del suo tempo (1595-1679), Perugia 1986, pp. 177, 199-213, 375-386, 507, 512, 593 s., 598 ss.; P. Barbier, Histoire des castrats, Paris 1989, pp. 136 , 168; E. Simi Bonini, Il fondo musicale dell'Arciconfraternita di S. Girolamo della Carità, Roma 1992, p. 51; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 197; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 293; R. Eitner, Quellen-Lexikon, III, p. 402; E. L. Gerber, Historisch-biographisches Lexikon der Tonkünstler, IV, Leipzig 1792, p. 189; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 446 (sub voce Fede, Innocenzo).