Tipografo e letterato (Napoli 1443 circa - ivi dopo il 1498). Fu protetto ed ebbe uffici dagli Aragonesi. Socio e direttore letterario della tipografia di Sisto Riessinger (la prima in Napoli), poi capo di essa, stampò tra gli altri libri un suo volgarizzamento, infarcito di napoletanismi, della redazione latina della Vita di Esopo e delle 66 favole esopiane medievali in distici latini attribuite all'Anonymus Neveleti.