Nome d'arte dell'attrice italiana Franca Maria Norsa (Milano 1920 - Roma 2020); giunta alla popolarità con una serie di trasmissioni radiofoniche (Signorina snob, 1948), nel 1951 dette vita con A. Bonucci e V. Caprioli al Teatro dei Gobbi, che esordì a Roma con la rivista da camera Carnet de notes, serie di sketch recitati senza ausilio di scenarî e costumi, che ottenne successo incondizionato. Nel 1952 seguì il Carnet de notes n. 2, anch'esso assai bene accolto. Attiva anche come regista nel teatro lirico e di prosa, ha scritto commedie di costume (Lina e il cavaliere, 1958; Le catacombe, 1962; Meno storie, 1968; Tosca e le altre due, 1986). Ha interpretato numerosi film come brillante caratterista (Un eroe dei nostri tempi, 1955; Il vedovo, 1959; Crimen, 1960; Parigi o cara, 1962; Non ti conosco più amore, 1980). Interprete negli anni Novanta di diversi sceneggiati televisivi, nel 2003 ha recitato nel film Tosca e altre due, mentre nel 2011 è tornata sulla scena teatrale con la commedia Non tutto è risolto, nel 2013 con Parliamone, di cui è stata anche regista, e nel 2014 con Il cambio dei cavalli. È autrice di varie pubblicazioni, tra cui occorre citare: Animali e altri attori (2005); l'autobiografia Bugiarda no, reticente (2010); L'educazione delle fanciulle (con L. Littizzetto, 2011); Le donne (2012); La vacanza dei superstiti (e la chiamano vecchiaia) (2016); La stanza dei gatti. Una chiacchierata con il teatro (2017). Nel 2020 ha ricevuto il David Speciale alla carriera.