FILANGIERI
. Famiglia originaria di Normandia. Si stabilì nel principato di Salerno al tempo di Roberto Guiscardo, con Angerio, i cui figli, feudatarî fin dal sec. XI, furono detti filii Angerii, onde il cognome. Fu elevata agli alti uffici del regno con Guglielmo, camerario di re Ruggiero. Ebbe gran parte nella crociata di Federico II con Riccardo, maresciallo dell'Impero e bailo dei regni di Cipro e di Gerusalemme (1232-42). Caduto in disgrazia per la perdita di Tiro, Riccardo fu con tutta la famiglia carcerato, poi esiliato e accolto da Raimondo VII a Tolosa (1244-50). Ritornarono i F., dopo la morte di Federico, fautori d'Innocenzo IV (1250-54), e Riccardo fu podestà del comune napoletano (1251). Da un Aldoino, signore della Candida (1269) ebbe origine un ramo, che prese il cognome dalla terra e che in seguito fu autorizzata a riprendere il cognome originario di F. con l'appellativo di Candida. Un altro Riccardo conte di Marsico e viceré di Sicilia sostenne Manfredi e fu privato dei feudi dagli Angioini. Risorta la famiglia sotto i Durazzeschi coi conti di Avellino (1381-1418), perdette nuovamente i feudi, passati da Caterina F. a suo marito Sergianni Caracciolo per la Prammatica Filangeria emanata da Giovanna II nel 1418. Ebbe in Sicilia quattro diramazioni: i principi di Mirto, i duchi del Pino, i principi di Cutò e i principi di S. Flavia. A Napoli ebbe i titoli di principe di Arianiello, principe di Satriano, ecc. Ottenne il grandato di Spagna con Antonio principe di Mirto (1699), e l'ordine gerosolimitano fin dal 1432 con Andrea della Candida, priore di Barletta. S'illustrò ancora con Serafino arcivescovo di Napoli e di Palermo (1713-82), col maresciallo di campo Alessandro principe di Cutò e viceré di Sicilia (1741-1806), con Gaetano dei principi di Arianiello, filosofo del diritto (v.) e con suo figlio Carlo, generale, principe di Satriano e duca di Taormina (v.).
Bibl.: F. Campanile, Dell'armi dei nobili, Napoli 1680, pp. 258-262; E. Ricca, Disc. geneal. della fam. Filangieri, Napoli 1863; B. Candida, Fam. nob. delle prov. merid., I, Napoli 1875, pp. 216-223; id., Casa Filangieri, Napoli 1887; G. Del Giudice, Riccardo Filangieri, Napoli 1893; R. Filangieri di Candida, Riccardo Filangieri, Napoli 1913.