Comune delle Marche (124,53 km2 con 36.812 ab. nel 2020; detti Fermani); capoluogo dell’omonima provincia. È situato a 319 m s.l.m. su un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna e Ete Vivo. Attivo mercato di prodotti agricoli (cereali, ortaggi, frutta, barbabietole da zucchero) e di bestiame, possiede industrie metalmeccaniche, conciarie, alimentari, calzaturiere, del legno e dei materiali da costruzione. Sviluppata l’attività turistica a Lido di F. e Marina Palmense, sulla costa adriatica.
Antico centro dei Piceni, fu poi colonia romana di diritto latino (Firmum Picenum). Alla caduta dell’Impero, fece parte del regno di Odoacre. Conquistata da Totila nel 545, fu compresa nella donazione di re Pipino alla Chiesa, divenendo poco dopo (776 circa) il centro del comitato, poi della Marca fermana. Fedele ai papi, venne saccheggiata nel 1176 da Federico Barbarossa, che la tenne sino al 1185; infeudata agli Estensi nel 1214, nei secoli seguenti passò da una signoria all’altra sinché alla metà del 15° sec. ritornò alla Chiesa. Nel 1808-14 fece parte del Regno d’Italia, capoluogo del dipartimento del Tronto.
Provincia di F. (863 km2 con 171.737 ab. nel 2020). È stata istituita nel 2004, con operatività dal 2009. Comprende 40 comuni prima appartenenti alla provincia di Ascoli Piceno.