federal funds
Fondi di riserva che le banche statunitensi sono obbligate a detenere sotto forma di depositi (➔ deposito bancario) presso la Federal Reserve (➔), in base alle normative regolamentari e di vigilanza prudenziale sul sistema creditizio. L’eccedenza del deposito rispetto al minimo previsto per legge può essere oggetto di prestito ad altre banche, le cui riserve siano, per es., sotto il limite prestabilito, e che ne abbiano esigenza per l’attività corrente di intermediazione creditizia. Tali prestiti bilaterali alimentano il mercato interbancario overnight (➔); essi sono regolati su base monetaria, utilizzando come tasso di riferimento il cosiddetto f. f. rate, e si chiudono, di norma, nell’arco di una giornata. Anche se si tratta di un tasso interbancario, quindi non dipendente direttamente dalla banca centrale, si parla comunemente di f. f. rate con riferimento al fatto che il livello target, deciso dalla Federal Reserve, costituisce il suo principale obiettivo operativo, che si impegna a raggiungere con variazioni in aumento o in diminuzione dell’offerta di moneta, condotte attraverso operazioni di mercato aperto (➔ mercato aperto, operazioni di). Il livello del f. f. rate è di fondamentale importanza per la conduzione della politica monetaria (➔). Infatti, dall’andamento del tasso sulle riserve federali dipende l’andamento dei tassi di interesse, attivi o passivi, che banche e altre istituzioni finanziarie applicano alla clientela nell’erogazione di prestiti o nella raccolta del risparmio presso il pubblico.