BÒLYAI, Farkas (Volfango)
Matematico, nato il 9 febbraio 1775 a Bolya (Ungheria), nel comitato di Nagyküküllő, morto il 20 novembre 1856 a Marosvásárhely (oggi Târgu-Mureş). Fu uno dei maggiori matematici del suo tempo, e certamente uno dei primi dell'Ungheria. Tenne per 47 anni la cattedra di matematica, fisica e chimica nel collegio protestante di Marosvásárhely; fu membro dell'Accademia ungherese delle scienze. Immortalò il suo nome di matematico con l'opera in due volumi Tentamen iuventutem studiosam in elementa matheseos purae, elementaris ac sublimioris, methodo intuitiva, evidentiaque huic propria, introducendi. Cum appendice triplici, che pubblicò a Marosvásárhely nel 1832-33, e con l'altra Kurzer Grundriss eines Versuches die Arithmetik darzustellen, che diede alle stampe anonima, pure a Marosvásárhely nel 1851, ed in cui difende la priorità di suo figlio János (v. sotto) circa la geometria assoluta, di fronte al matematico russo Lobačevskij. Fu amico intimo del celebre Federico Carlo Gauss. Il loro epistolario venne pubblicato nel 1897 in ungherese a Budapest (B. és Gauss Frigyes Károly) ed in tedesco a Lipsia. Il B. coltivò la filologia, il disegno, la musica ed anche la letteratura. Nel 1814 prese parte con tre drammi (Pausanias, Mohamed, Kemény Simon) ad una gara letteraria indetta dal poeta G. Döbrentei, ottenendo il secondo premio. Pubblicò cinque tragedie a Szeben nel 1817 (Ot szomoríijáték).
Bibl.: Koncz József, A marosvásárhely ref. collegium története (La storia del collegio di M.), Marosvásárhely, 1896; Bedöházi János, A két Bólyai (I due B.), Marosvásárhely 1897; Matyó Sándor, Bólyai Farkas, mint drámairó (F. B. come scrittore drammatico), Salgótarján 1898; Stöckel Pál, Bólyai Farkas és Bólyai János geométriai vizsgálatai (Le ricerche geometriche di B. F. e B. I.), volumi 2, Budapest 1914; Makkai Sándor, A két Bólyai tragikuma, in Napkelet, 1925.